Riaprite le frontiere...altrimenti entro marzo si chiude
L'iniziativa lanciata da FIAVET Lazio si chiama: "Riaprite le frontiere", una petizione nazionale dal presentare al Governo. Ernesto Mazzi, presidente: "“Dopo dieci mesi di inattività, chiediamo al Governo di salvaguardare l’attività di aziende e lavoratori”.
(AGR) "RIAPRITE LE FRONTIERE" E’ questa l’iniziativa che Fiavet Lazio, si appresta a lanciare sul web per raccogliere il maggior numero di consensi ai fini di una petizione nazionale da presentare al Ministero della Salute e al Capo del Governo. “Dopo dieci mesi di inattività, ristori inadeguati e soprattutto senza alcuna prospettiva futura, chiediamo al Governo di intervenire per salvaguardare l’attività di quasi diecimila aziende e migliaia di lavoratori”.
E’ quanto ha dichiarato Ernesto Mazzi, Presidente dell’Associazione, a margine dell’ultima protesta della categoria a Roma. “Per l’ennesima volta, continua il Presidente della più longeva associazione di categoria d’Italia, abbiamo chiesto al Governo di aiutarci e soprattutto di porre rimedio ad una situazione che si sta facendo sempre più critica. Il settore ha bisogno di risposte concrete e soprattutto di programmazione. Per questo ora chiediamo che vengano riaperte le frontiere, secondo le norme di sicurezza in vigore e diligentemente applicate dagli operatori turistici mondiali. All'inizio della pandemia, in assenza di qualsiasi norma di sicurezza negli aeroporti, per le compagnie aeree e per le strutture ricettive, è parso oltreché giustificato, finanche lecito, la chiusura delle frontiere per evitare le diffusione del virus.
Con il messaggio #iorestoacasa lanciato all’epoca, abbiamo tutti pensato che bisognava “resistere, per ricominciare”. Oggi, con l’esperienza acquisita sulla trasmissione della pandemia, alla luce delle norme introdotte e raccomandate per evitare al massimo i contagi e soprattutto alla luce dell’introduzione dei vaccini, possiamo dire che è più sicuro viaggiare che entrare in un supermercato o in un centro commerciale ove non vi è l'obbligo di presentare un tampone negativo. Dopo l’applicazione da parte di quasi tutti gli stati interessati allo sviluppo del turismo e della conseguente accettazione di tutte le norme standard di sicurezza, universalmente riconosciute, dopo l’introduzione dei voli covid free e dopo la ripartenza delle crociere, è arrivato il momento di pensare ad uno step successivo: la RIAPERTURA DELLE FRONTIERE, sia pure nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico-scientifico ed approvate dal Governo.