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La Fiavet al centro dello sviluppo turistico del Mediterraneo

print23 maggio 2014 14:34
(AGR) E’ l’effetto trascinamento quello che si posto la Fiavet, la Federazione Italiana delle Agenzie di Viaggio. L’evento organizzato in Marocco, nella splendida cornice del Beach&Resort “Mazagan” di El Jadida, località a sud di Casablanca, è nato proprio con questa mission: quella di “riunire intorno ad un tavolo, tutte le organizzazioni delle agenzie di viaggio dell’area mediterranea per censire le esigenze e per rimuovere le disparità legislative ed economiche alle quali devono sottostare i turisti, avendo come obiettivo primario la sicurezza e la tranquillità degli stessi”. E’ stato il Presidente della Federazione, Fortunato Giovannoni, a dichiararlo esplicitamente nel corso del convegno di apertura che ha visto presenti, tra gli altri, l’Ambasciatore italiano in Marocco, Roberto Natali, il Direttore Generale dell’ONMT (Ente del Turismo del Marocco), Abderrafie Zouitene, il Governatore di El Jadida, Mouaad Jamai, il Vice Presidente delle Associazione Turistiche del Marocco, Fouad Lahbabi, e il Direttore Generale di Royal Air Maroc, Karim Benchekroun.

“Siamo in Europa, ma rispetto ai nostri colleghi europei siamo penalizzati in termini di credito, di fisco e di opportunità lavorative che sono poi gli aspetti basilari, necessari per fare impresa. Da qui nascel’idea improcrastinabile per la Fiavet di creare un’unica area turistica del Mediterraneo”, ha detto ancora Giovannoni nel suo discorso inaugurale, aggiungendo che, “anche per questo, in questi ultimi due anni, la Federazione ha cercato, facendoli entrare nella rete Fiavet come soci aggregati, paesi come la Croazia, la Grecia, la Tunisia, l’Egitto ed ora anche il Marocco. Singolarmente, ha continuato il Presidente della maggiore Associazione di Agenzie di Viaggio in Italia, i singoli paesi non riescono ad aumentare la forza competitiva. In Europa l’asse dello sviluppo economico è saldamente ancorato nei paesi del centro-nord. Il turismo di conseguenza riflette queste logiche ed ogni anno i paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono più deboli, con meno turisti e con molte più imprese che soffrono e si ritirano dal mercato”. Al termine di queste considerazioni, Giovannoni ha lanciato la sfida che vuole la Fiavet protagonista. “Tutti insieme dobbiamo rimodulare il modello di sviluppo verso il Mediterraneo, culla della cultura antica e moderna, e centro del turismo internazionale di ieri, oggi e domani. La Fiavet e l’Italia, ha detto infine Giovannoni, si pongono come il naturale punto di riferimento in questo processo di sviluppo, in questo rivoluzionario modo di fare turismo”.

Il tema dell’evento, del resto, “Turismo: la via dello sviluppo economico nel Mediterraneo. Italia e Marocco al centro della sfida” non ammette dubbi: vuole proprio significare la necessità di un passo in avanti culturale prima e strategico poi di rivedere il turismo nel Mediterraneo che deve essere pensato come un’unica destinazione turistica partendo dal presupposto che in questa area si concentra una ricchezza in termini di cultura, tradizioni, paesaggi, bellezze artistiche e storiche difficilmente riscontrabili in qualsiasi altra parte del mondo.

Di nuovo, dunque, il Mediterraneo al centro del mondo. Ma non più come un microcosmo dove si battagliava per la conquista di poteri assoluti, ma come luogo di pace e di prosperità. L’Unione Europea, da sola, può fare ben poca cosa se in questa visione globale di sviluppo non accomuna anche i paesi del nord-Africa e soprattutto quelli che si affacciano sul Mediterraneo, molti dei quali, in questo momento, alle prese anche con il riconoscimento di una propria identità, più politica che culturale, senza la quale il cammino verso la democrazia e l’uguaglianza sociale diventano ostacoli insormontabili.

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