Il mare si conferma la meta turistica preferita dai turisti...parola dei balneari
Dalla FENAILP arriva la conferma che le spiagge ed i servizi di balneazione restano al primo posto tra le preferenze degli italiani in vacanza. Per il mese di giugno si sono registrate già l'80% delle prenotazioni. Prezzi stabili ed aumento delle fasce orarie
(AGR) Nessun aumento delle tariffe, suddivise per fasce orarie“I nostri litorali si confermano, anche quest’anno, la meta preferita per trascorrere le vacanze - ha affermato Pietro Gentili, responsabile Federazione Lidi FENAILP - Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti. Il ponte del 2 giugno, infatti, ha confermato i segnali di ripresa del turismo balneare, tanto che per questo mese registriamo già l’80% delle prenotazioni effettuate”. Contiamo sul fatto, poi, che i turisti stranieri, grazie alla massiccia campagna vaccinale in Italia, si convinceranno a trascorrere le vacanze sulle nostre spiagge, totalmente assenti lo scorso anno causa Covid-19, e potranno tornare in assoluta sicurezza a frequentare i nostri lidi e ad apprezzare i servizi offerti, unici in Europa. Mentre gli italiani, dopo più di un anno trascorso a casa, hanno voglia di stare all’aria aperta negli stabilimenti dove è assicurato il rispetto del distanziamento e l’applicazione delle regole legate alla pandemia.
Per quanto riguarda i prezzi dei servizi di spiaggia FENAILP ha suggerito ai 5.000 stabilimenti balneari aderenti di non aumentare il listino ma piuttosto di ampliare le tariffe suddivise per fasce orarie, come ad esempio quella riservata al mattino o pomeriggio convenienza, oppure quella relativa alle ultime 2 ore di apertura, tanto apprezzate dalla clientela lo scorso anno. Gli imprenditori balneari, però, anche quest’anno rimangono preoccupati per le questioni legate alle proprie concessioni demaniali scadute nel 2020 e prorogate dai decreti governativi sulla pandemia fino a dicembre 2021. Solo alcuni hanno avuto la proroga al 2033, mentre la maggioranza continua a vivere momenti di grande incertezza legati alla mancanza di concessioni a lunga scadenza e quindi il non poter programmare il lavoro né gli investimenti, fino a mettere in forse la stessa sopravvivenza dell’impresa.