Guide e accompagnatori turistici: non siamo invisibili....
La pandemia ha assestato un duro colpo al turismo. A pagarne le conseguenze sono stati, in primis, i professionisti del turismo, guide ed accompagnatori, che denunciano errori, difficoltà e ritardi nella compilazione delle richieste per accedere ai ristori
(AGR) Lettera aperta e richiesta incontro urgente al Ministro Franceschini "Non siamo invisibili", siamo lavoratori autonomi a partita iva e contribuenti attivi, inviata da guide ed accompagnatori turistici
“Siamo professionisti del turismo - scrivono i rappresentanti dì guide e accompagnatori turistici - La nostra categoria è senz’altro tra le più colpite dalle conseguenze dell’emergenza pandemica in corso: nel 2020 abbiamo subito un azzeramento pressoché totale del lavoro e del reddito. Grazie all’assiduo e costante operato delle varie sigle rappresentative della categoria, avevamo ottenuto già a maggio un primo stanziamento pari a 20.000.000 di euro nel DL Rilancio e un successivo stanziamento di ulteriori 20.000.000 di euro nel DL agosto, fondi assegnati al MiBACT.
Fin da subito si sono riscontrate problematiche di accesso alla piattaforma: decine le segnalazioni di malfunzionamento, problemi di accesso, incompatibilità browser, messaggi di errore, pagine vuote, piattaforma in tilt. Sono altresì alcune centinaia le guide e accompagnatori turistici rimasti bloccati nell’inserimento della propria istanza, il messaggio di errore apparso a video recitava: “partita iva e codice fiscale non sono riconducibili al medesimo soggetto”, un messaggio incomprensibile, che lasciava interdetto il richiedente.
La seconda parte del messaggio di errore - continua la nota stampa - invitava alla verifica del proprio “cassetto fiscale” sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Siamo stati "rimbalzati" tra messaggi automatici della piattaforma e un call center che spesso si limitava a consigliare l’invio di una email all'indirizzo indicato sulla piattaforma (sconsigliate le comunicazioni a mezzo pec, di cui non era garantita la risposta!!!); le risposte dal contenuto precostituito erano del tutto inadeguate e inutili alla risoluzione del problema. Siamo così giunti al 3 dicembre, data di chiusura della piattaforma, inermi e impotenti non siamo riusciti ad inoltrare la nostra istanza, pur avendo tutti i requisiti in regola.
Ci è stato così negato la possibilità di inoltrare dunque far esaminare le nostre posizioni, di aventi diritto, in qualità di guide e accompagnatori turistici in possesso di regolare partita iva, titolo di abilitazione alla professione, regolarità contributiva, che svolgono questa attività come prevalente da anni. La nostra dichiarazione dei redditi parla chiaro: abbiamo pagato tasse e contributi in maniera puntuale. Rivolgiamo un accorato appello alle istituzioni preposte, al MiBACT in particolare, affinché le nostre istanze vengano esaminate al pari di quelle dei colleghi che risultano nell’elenco degli ammessi al contributo a fondo perduto.
Quei fondi - concludono le guide e gli accompagnatori - rappresentano per ciascuno di noi la sopravvivenza della propria attività, dopo un anno intero di mancato lavoro, visto il perdurare dello stato emergenziale e le incertezze sui tempi della ripartenza. Chiediamo un incontro urgente presso il MiBACT per una pronta risoluzione”.