Vela, Mascalzone Latino esordio o.k.
È stato proprio un ottimo inizio per la stagione velica 2018 di Vincenzo Onorato: l’armatore e presidente di Mascalzone Latino ha concluso ieri con un bella seconda posizione la 34ma edizione della Primo Cup - Trophée Credit Suisse, la prima regata dell’anno che lo ha visto impegnato sul J/70. Affiancato da Paul Goodison, Flavio Favini e Matteo Savelli, in questo weekend nelle acque di “casa” dello Yacht Club de Monaco, tutti gli equipaggi sono rimasti a terra venerdì, mentre sabato e domenica un vento di libeccio leggero ha consentito lo svolgimento regolare di otto prove. Una serie con grandi acuti, fra cui due vittorie nella terza e quarta regata, e il rammarico di non aver visto la bandiera nera nella partenza della settima, hanno comunque portato l’equipaggio dei Mascalzoni sul secondo gradino del podio, alle spalle dell’elvetico Guillame Girod e davanti al brasiliano Mario Soerensen Garcia. Si tratta di un debutto nel 2018 molto soddisfacente, specie se si considera che i prossimi due impegni con il J/70 verranno a breve disputati dall’altra parte dell’oceano, affrontando la più impegnativa e matura flotta nord americana.“Abbiamo lasciato Montecarlo soddisfatti, non tanto per il buon secondo posto - dice Flavio Favini, randista - quanto perchè abbiamo navigato e regatato bene. Questo equipaggio è nuovissimo, abbiamo navigato pochissimi giorni assieme, ma giorno per giorno il feeling sta migliorando e sono convinto che potremmo toglierci le nostre soddisfazioni. Con vento leggero, quello trovato in questo week-end, eravamo tra i più veloci della flotta sia di bolina che di poppa. Stiamo migliorando nelle partenze che anche qui, come sul Melges 32, sono probabilmente il nostro punto debole. Per questa stagione abbiamo un programma J70 e Melges 32, tra Italia e Stati Uniti, molto ambizioso. Torneremo in acqua, sempre sul J70, tra una decina di giorni nelle acque di Miami”.
Risultato più che positivo anche sull’altro campo di regata, in Florida, dove al timone del Mascalzone Latino jr. non ha potuto esserci il titolare, Achille Onorato, per impegni di lavoro. Un altro scenario: acque azzurre quasi tropicali, vento dai 12 ai17 nodi nell’arco dei tre giorni di regata. Dopo aver disputato otto prove, la conquista del terzo posto alle spalle soltanto di due equipaggi di spessore come Pacific Yankee e Nika rappresenta complessivamente un’ottima prestazione, considerando anche il fatto che Luca Lalli (campione del mondo Melges 32 nel 2010 e vice campione del mondo Melges 20 nel 2011) era da diversi anni che non andava in barca. Contrariamente al solito, mentre Mascalzone Latino jr. regata in quattro (Giulia Masotto inclusa), visto che Luca Lalli è sensibilmente più pesante di Achille, nello scorso weekend si è scelto di provare a regatare in tre.
“È stata una settimana interessante -dice Stefano Ciampalini, trimmer del Mascalzone Latino jr.-. Siamo molto soddisfatti della nostra velocità di bolina: nonostante non timonasse da molto tempo, Luca ha portato molto bene la barca. Malcolm ha pennellato le boline di tutte le regate e a i passaggi alla prima boa siamo sempre stati tra i primi. In poppa invece dobbiamo ancora lavorare per raggiungere il team di riferimento, che è senza dubbio quello degli americani di Pacific Yankee. Aver provato a navigare in tre invece che in quattro, quindi con un assetto più leggero di una trentina di chili, comparato alla performance ci ha tolto alcuni dubbi in condizioni "plano-no plano”, che sono le più difficili. Abbiamo constatato che il peso non è poi così influente e dobbiamo lavorare di più su assetto e conduzione alle portanti. Un terzo posto che ci fa senz’altro bene sperare per il futuro”.