Il Lampo-vittoria di Lukaku rischiara una brutta Roma
ROMA-GENOA 1-0
(AGR) La Roma saluta il proprio pubblico (il ‘solito’ sold- out dell’Olimpico…) con una vittoria arrivata al 79’ grazie ad un imprendibile pallone raccolto da Lukaku di testa e spedito alle spalle del bravo Martinez.
Dal punto di vista dell’estetica calcistica, chiamiamola così, o, se volete, in modo più spiccio, dello spettacolo, la gara è stata piuttosto bruttina, beninteso non di quelle che ti fanno rimpiangere di esserti perso ‘L’arpa birmana’, che lo ridavano dopo sessant’anni, ma, piuttosto, più prosaicamente, che ti fanno dire ‘cosa ci sto a fare qui, cos’è ’sta roba’; sia qualitativamente che tatticamente, la gara ha detto ben poco.
Dati questi presupposti, è possibile che, in campo, gli ‘addetti ai lavori’ abbiano pensato più al loro futuro che non a chiudere la stagione davanti ai propri tifosi con una prestazione da standing ovation.
Il Genoa, da parte sua, non aveva più nulla da chiedere al campionato: piazzata da tempo nelle tranquille acque del centro-classifica, posizione che le ha consentito di menare un campionato senza patemi d’animo per la propria tifoseria, la squadra genoana è scesa all’Olimpico pensando di disputare una gara più di prestigio, che le consentisse, cioè, di uscire dal campo imbattuta o magari, chissà, con i tre punti nella bisaccia.
La sintesi di questi atteggiamenti è stata, dicevamo, una partita piuttosto bruttina, dove l’unico vero lampo è stato il goal di Romelu Lukaku, testé descritto.
Per il glorioso Genoa si prospetta un mercato dei trasferimenti piuttosto nutrito, impegnativo, che, ipotizziamo, punti ad un ulteriore rafforzamento della sua rosa, nella quale, peraltro, sono presenti giocatori di ottima qualità, tale da consentirgli, nella prossima stagione, di cercare di realizzare un ‘miracolo-Bologna’ tanto per intenderci.
Nella Roma, invece, il probabile arrivo di un nuovo manager straniero, che sicuramente non conosce la realtà del nostro calcio, con tutti gli effetti primari e secondari che ne possono derivare, come sicuramente ne deriveranno, potrebbe preludere alla messa in cantiere di una nuova squadra, all’arrivo di tanti giocatori dei quali se ne sa solo per sentito dire o attraverso immagini televisive.
Sempre che abbia la voglia di costruire una squadra competitiva in Italia ed in Europa, a pensarci bene, per la Proprietà si prospetta uno sforzo immane, in termini economico-finanziari. Certo che se poi ti accontenti di batterti per il sesto posto, allora, ok, un bidone qua, un bidone là, magari qualche giocatore ormai agli sgoccioli della carriera, e la ‘nuova’ ASRoma è fatta.
In questo contesto di incertezze e perplessità, la tifoseria romanista dovrà armarsi di tanta, tantissima, vorrei dire infinita, pazienza perché per lei si prospetta, una lunga estate calda, anzi caldissima.