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Il calcio è davvero.... uguale per tutti

print16 giugno 2015 20:45
(AGR) Presso il centro sportivo Eschilo 1 dell’AXA si è conclusa la manifestazione "Il calcio è uguale per tutti”. Il progetto, organizzato dall'Ente di Promozione Sportiva Libertas con il patrocinio della Fondazione Roma Solidale Onlus, si è snodato su cinque tappe itineranti ed ha visto la partecipazione di dieci associazioni di Roma e provincia. L’obiettivo dichiarato – e pienamente raggiunto - era quello di promuovere l’integrazione dei ragazzi diversamente abili attraverso lo sport.“Siamo felici di essere riusciti a mettere in campo questa grande iniziativa – dichiara il responsabile del progetto Marco Morgante – il momento più importante di ogni singola tappa è stato senz’altro il ‘terzo tempo’ finale, che ha permesso ai ragazzi di conoscersi e socializzare. Mentre sui campi hanno dato dimostrazione della forza del concetto espresso dal nome dell’evento: cioè che davvero ‘Il calcio è uguale per tutti’.”“Per far prevalere il divertimento e i sani principi dello sport – spiega Fabrizio Nikzad, responsabile nazionale calcio integrato Libertas – abbiamo studiato un apposito regolamento con i rappresentanti di tutte le realtà associative partecipanti. Per fare alcuni esempi: il calcio di rigore viene battuto dal ragazzo con ‘meno capacità’ e il giocatore che realizza due gol si mette poi a disposizione della squadra.”

“Ci diamo già appuntamento a settembre – annuncia Carlo Dalia, presidente Centro Comunale Libertas Roma – quando daremo il via a una fase provinciale e ad una regionale del torneo. Inoltre, stiamo lavorando affinché questa iniziativa venga replicata anche in altre regioni, con una finale nazionale da disputare a Roma nel mese di giugno 2016.”

Il Torino Calcio F.D. ha già raccolto l’invito e ha dimostrato di credere fermamente nel progetto affrontando la trasferta romana con i suoi atleti. “Siamo stati accolti stupendamente e ora aspettiamo tutti a Torino – fa sapere il direttore sportivo Mauro Tarasco – assistere a manifestazioni del genere è una sensazione bellissima, soprattutto per chi ha giocato a calcio ed ha allenato. Ormai quello di prima, per me, è il calcio malato.”“In città c’è uno straordinario fermento intorno al calcio solidale – conclude Maurizio Saggion, direttore della Fondazione Roma Solidale – il concetto è utilizzare lo sport più giocato al mondo per fare ‘comunità’, privilegiando il momento dello stare insieme e del benessere. E come si fa a non sostenere tutto questo, se poi ci si guarda intorno e si vedono tante facce sorridenti, tanta bellezza.”Ospite d’eccezione della tappa finale, Simone Perrotta - ex-calciatore della Roma e campione del mondo con la Nazionale nel 2006 - che con grande disponibilità ha indossato una maglia ed ha disputato una partita con i ragazzi. In conclusione, medaglie e t-shirt per tutti, come prevede lo spirito della manifestazione.

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