Cancellato il Pandaraid 2020: a poche ore dalla partenza ufficiale tornano a casa 400 equipaggi da tutto il mondo
Dopo l'esclusione del 27 febbraio dei soli equipaggi italiani da parte dell'organizzazione spagnola è intervenuto ieri il ministero del turismo del Marocco che ha sospeso tutti gli eventi sportivi nel mese di marzo.
vetture spagnole arrivate ieri al porto di almeria
(AGR) Dopo giorni di polemiche è il Marocco a dare finalmente una soluzione definitiva alla XII edizione del Pandaraid. Il 25 febbraio infatti l'organizzazione spagnola del rally raid del deserto marocchino, riservato a 400 Fiat Panda e Seat Marbella, aveva dato la possibilità agli equipaggi italiani di ritirarsi dalla gara senza penali, vista la diffusione del coronavirus nel Belpaese che aveva raggiunto i 229 contagiati. Il 27 febbraio però questa opzione era diventata un'obbligo, giustificata dall'impossibilità di copertura assicurativa dei partecipanti provenienti da zone colpite da epidemie e pandemie.
Nei giorni successivi il numero di contagi in Europa è però cresciuto sensibilmente, fino ad arrivare al 5 marzo con 259 casi in Spagna, 377 in Francia e ben 482 in Germania, paese da dove sembra ora essere arrivato in Italia il paziente zero. Sembrava quindi a tutti impossibile far partire per il Marocco 1000 persone tra partecipanti ed organizzatori, per la maggior parte spagnoli, visto l'analogo problema assicurativo e sanitario.
Il comunicato del Marocco chiude definitivamente la questione ed obbliga la cancellazione del Pandaraid 2020, avvenuta a sole 12 ore dalle verifiche tecniche. Ci dispiace per gli equipaggi italiani ma soprattutto per tutti gli equipaggi che da tutto il mondo erano già partiti per Almeria, nel sud della Spagna, costretti ora ad un viaggio di rientro che poteva essere evitato, bloccando come era logico il Pandaraid già parecchi giorni prima.
comunicato del ministero del-turismo all organizzatore del pandaraid