Ambiente, i conti in rosso dell’Ama allarmano il Comune. A settembre nuovo piano industriale?
L’amministratore Stefano Zaghis avverte la Giunta: servono soldi o si rischia. Opposizioni all’ attacco: incertezza sul futuro industriale e occupazionale. FitCisl: non serve un intervento una tantum ma un’operazione verità
(AGR) Nubi all’orizzonte per la sindaca Raggi. Questa volta la minaccia arriva dall’Ama, la municipalizzata che si occupa di smaltimento rifiuti, dopo la lettera scritta qualche giorno fa da Stefano Zaghis amministratore dell’Azienda. Nel documento inviato, tutto corredato da numeri e tabelle, il manager (settimo amministratore che si avvicenda al vertice della municipalizzata nell’era Raggi) avvertiva la Giunta della necessità di un intervento finanziario «per avere la continuità aziendale garantita». Certo, lo stesso Zaghis nelle righe inoltrate alla Raggi, all’assessore al Bilancio e alle Partecipate Gianni Lemmetti e al direttore generale del comune Franco Giampaoletti addebita la serie di errori alle amministrazioni che si sono succedute dal 2002, ma ora sembra sottolineare l’amministratore, non c’è più tempo da perdere e in questo senso, per metà settembre è prevista la presentazione del piano industriale.
Per ora a rassicurare Zaghis è il solo direttore generale Franco Giampaoletti che parla di un Comune pronto a intervenire dopo un’attenta analisi di conti e circostanze (comprese le forche caudine dell’articolo 14 della legge Madia relativo alle società a partecipazione pubblica ndr) mentre le opposizioni, dopo le vicende Atac e Roma Metropolitane sono sul piede di guerra. Se per il Pd «le scelte dell'amministrazione Raggi hanno prodotto emergenze continue nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti e grande incertezza sul futuro industriale e occupazionale», per FdI «non vi è stata alcuna politica di rilancio economico finanziario dell’azienda. Altro che ricapitalizzazione, si profila la strada già seguita per Atac con una sostanziale liquidazione dell'azienda dei rifiuti».