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Post-covid due anni dopo, prioritario: "Vincere il virus della burocrazia"

Le proposte di Ass. G. Dossetti dopo un webinar sulla prevenzione che ha evidenziato difficoltà nell'adozione di terapie opportune e tempestive determinate dalla burocrazia. “Nessuno deve restare solo e privo di assistenza”. Siamo ancora in una gestione della pandemia che lascerà strascichi a lungo

printDi :: 28 marzo 2022 13:13
Post-covid due anni dopo, prioritario: Vincere il virus della burocrazia

(AGR) Nel webinar promosso dall’Associazione “Dossetti” lo scorso 24 febbraio abbiamo affrontato i principali nodi legati all’adozione, insieme alla vaccinazione preventiva, di terapie opportune e tempestive a base di anticorpi monoclonali e farmaci antivirali. A questa nuova frontiera nella lotta alla malattia da Covid-19, si frappongono in Italia numerosi ostacoli, come emerso dal dibattito, sia per la somministrazione ospedaliera che nell’uso domiciliare. A tal fine, l’Associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori – Tutela e Sviluppo dei Diritti” ha proposto alle competenti Autorità, alcuni spunti di riflessione da coniugare in azione, redigendo un vero e proprio “manifesto” in sette punti.

1. Attuare pienamente quanto sancito dall’articolo 32 della Costituzione, il Diritto alla Salute uguale per Tutti

 
2. Rimuovere gli ostacoli organizzativi e logistici che si frappongono alla distribuzione e all’utilizzo corretto e precoce delle terapie salvavita, ospedaliere e domiciliari, previste dalle normative nazionali e regionali;

3. Assicurare la rapida immissione in commercio delle terapie salvavita, come auspicato da molti esponenti della comunità scientifica, alcuni dei quali ci hanno onorato della loro presenza al convegno;

4. Garantire la somministrazione in regime di farmaco sperimentale da utilizzare in emergenza, di tutti i preparati a disposizione di Asl, ospedali, Uscar, medici di medicina generale, in analogia a quanto avvenuto per i vaccini;

5. Superare la parcellizzazione della frammentazione di normative e disposizioni organizzative, diverse da Regione a Regione, in una visione unitaria di assistenza al cittadino;

6. Promuovere la ricerca, la formazione, la comunicazione di settore, per facilitare i percorsi per attuare i precetti costituzionali, volti alla promozione e al mantenimento della salute per tutti, indistintamente;

7. Programmare una diversa organizzazione del personale sanitario, aderente alle esigenze messe in luce dalle nuove evidenze epidemiologiche, per far sì che il termine “carenze in organico” resti un antico retaggio.

Obiettivo primario del manifesto, è la programmazione di interventi dilatati, nel corso del futuro prossimo, per stabilizzare la patologia da Covid quale malattia endemica, con la cura di pazienti anziani, fragili, con comorbidità esposti a rischio di compromissioni

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