Europa, garantire parità tra i sessi
(AGR) L'Europarlamento approva una risoluzione sulla parità uomo-donna, invitando gli Stati membri a garantire che l'obiezione di coscienza "non impedisca ai pazienti di accedere alle cure mediche legittime". Soddisfazione di LAIGA, la Libera associazione ginecologi per applicaziione legge 194. Infatti, a partire dall'iniziativa nel 2014 dell'eurodeputato spagnolo Ernest Urtasun, dei Verdi, è stata ieri approvata una risoluzione fondata sul tema della parità uomo-donna, con con 369 voti a favore, 188 contrari e 133 astenuti.Il Parlamento europeo ha voluto infatti "evidenziare la crescente tendenza del ricorso eccessivo all'obiezione di coscienza" sull'accesso all'aborto. E' quanto si legge in una risoluzione non legislativa approvata il 14 marzo dalla plenaria di Strasburgo. Gli eurodeputati invitano gli Stati membri a garantire che l'obiezione di coscienza "non impedisca ai pazienti di accedere alle cure mediche legittime".
Così il parlamento europeo ha messo a fuoco la eccessiva tendenza al ricorso dell’obiezione di coscienza che crea difficoltà nell’accesso all’aborto.
Viene cioè finalmente evidenziato come la crescente obiezione di coscienza non deve essere un modo per aggirare e bloccare i diritti degli altri e l’abuso dell'obiezione di coscienza deve essere soggetta a limitazioni per proteggere i diritti degli altri.
La LAIGA approva pienamente questa risoluzione, "un'ottima notizia per la salute delle donne", e auspica che aiuti a risolvere il problema della crescente obiezione di coscienza sul tema dell’aborto.
Tale aumento senza limiti si teme finirà per rendere inagibile alla maggior parte della popolazione italiana cattolica di poter usufruire di un diritto che ha fortemente chiesto rendendo la legge senza più operatori mera carta scritta.