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Asl rm 3, trasferimento di "Protesica", i Cobas: trovare soluzioni più idonee ed alternative a Casalbernocchi

I Cobas nel richiedere la revisione del trasferimento ha invitato la Direzione Aziendale ad attivare e promuovere tutte le iniziative possibili, anche attraverso un censimento ed una razionalizzazione delle strutture e degli spazi attualmente presenti, al fine di individuare soluzioni più idonee

printDi :: 02 febbraio 2022 15:56
Asl rm 3, trasferimento di Protesica, i Cobas: trovare soluzioni più idonee ed alternative a Casalbernocchi

(AGR) I sindacati del personale della Asl rm 3 scendono in campo nel braccio di ferro con l’azienda per il trasferimento di “Protesica” da viale Vega ad Ostia alla sede di Casalbernocchi. Inviano una dettagliata nota nella quale chiedono la revisione dello spostamento e l'individuazione di locali idonei nelle strutture sanitarie del territorio per ospitare il servizio. Si tratta di una questione che già in passato i Cobas avevano suscitato ai fini di una più idonea e funzionale sistemazione, delle sedi dei Servizi - Socio Sanitari, con riferimento al X Municipio, che insieme al territorio del Comune di Fiumicino, risulta in continua crescita ed espansione urbanistica, edilizia ed abitativa ritenendo, il servizio, un elemento fondamentale della programmazione ed organizzazione dei servizi in grado di rispondere alla complessa e sempre più crescente domanda di salute da parte dei cittadini.

“Nel venire a conoscenza del possibile trasferimento della “Unità di Riabilitazione Assistenza Protesica” sede Distretto Municipio X, dal C.P.O. di Viale Vega a Via del Poggio di Acilia, - si legge su una lettera inviata dal sindacato alla dr.ssa Francesca Milito, Direttore Generale della Asl - pur non conoscendo le ragioni che hanno portato a tale decisione, ritiene tale scelta, tenuto conto anche del particolare e delicato momento di difficoltà che i cittadini stanno vivendo a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, non solo incomprensibile, ma anche lesiva per le difficoltà che tale trasferimento comporterà, soprattutto per le persone con delle fragilità che hanno la necessità di rivolgersi al Servizio suddetto per le richieste di ausili e presidi/protesi.

 
Difficoltà, peraltro, che l’organizzazione del Servizio suddetto, così come è andata realizzandosi nel corso degli anni, sono venute ad aumentare sempre più, sia per quanto riguarda gli orari e i giorni di apertura del Servizio agli utenti, sia per la tempistica delle autorizzazioni (basti pensare che l’allora Servizio Protesico all’ex Sant’Agostino era aperto al pubblico dal lunedì al venerdì con due rientri pomeridiani a settimana e che le autorizzazioni venivano rilasciate in giornata o nell’arco di pochissimi giorni, nel caso della necessità di particolari approfondimenti delle pratiche presentate).

La scrivente organizzazione sindacale – continua la nota - fa altresì presente che, pur se attualmente l’espletamento delle pratiche per la richiesta delle autorizzazioni avviene principalmente per via telematica, cosa anche questa non priva di difficoltà e disagio per molte persone, lo spostamento del Servizio ad Acilia (Via del Poggio di Acilia, 3) risulta gravoso, disagevole e alquanto problematico per quei cittadini/utenti che hanno la necessità di recarvisi, tenuto anche conto della difficoltà nei collegamenti, possibili solo attraverso la linea ferroviaria Roma Lido, con le sue ben conosciute criticità e con le sole poche linee di trasporto esistenti (linee da Ostia e da Acilia). Inoltre riteniamo che l’eccessiva burocratizzazione del sistema delle procedure, specialmente per problematiche così delicate e complesse, non sempre è sinonimo di efficacia, efficienza e, soprattutto, di umanizzazione.

I Cobas, petanto, - conclude la nota - nel richiedere la revisione del trasferimento suddetto, invita codesta Direzione Aziendale, qualora ci siano particolari motivazioni allo spostamento dalla Sede del C.P.O. di Ostia, di attivare e promuovere tutte le iniziative possibili, anche attraverso un censimento ed una razionalizzazione delle strutture e degli spazi attualmente presenti, al fine di individuare soluzioni più idonee e adeguate nell’interesse e a difesa dei diritti dei cittadini/utenti".

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