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Amianto nella Rai, muore un operaio per mesotelioma pleurico, la denuncia della vedova

Presentata denuncia dalla vedova nel dicembre 2023. La testimonianza della figlia: “papà nel corso delle sue mansioni non aveva ricevuto alcuna informazione preventiva sulla sua pericolosità, né su eventuali problemi di salute correlati”

printDi :: 29 maggio 2024 12:59
Amianto nella Rai, muore un operaio per mesotelioma pleurico, la denuncia della vedova

(AGR) di Donatella Gimigliano

«Quando chiedemmo a mio padre come fosse possibile che avesse dell’amianto nei polmoni, ci stupì dicendo che in Rai, oltre ad essere stato presente in parte della struttura, poi bonificata, per alcuni anni veniva utilizzato spesso dai costruttori, finché non fu smaltito completamente, ci raccontò, ad esempio, che si usavano i fogli di amianto nella costruzione di camini da scena, oppure per tagliare le vie di fuga», racconta la figlia dell'uomo, dipendente della sede RAI di Napoli per 30 anni (dal 1977 al 2007, data del pensionamento), deceduto il 31 agosto 2020 all’età di 76 anni per un mesotelioma pleurico.

 
Durante il periodo in cui l'operaio prestava servizio come «capo operaio costruttori, in falegnameria ed in parte negli studi televisivi per montaggio e smontaggio e relative alla realizzazione di costruzioni scenografiche per produzioni in studio ed esterno», si legge nella  denuncia/querela presentata il 23 dicembre 2023 dalla vedova, il pericoloso minerale: «fu utilizzato anche dopo l’entrata in vigore della L. 257/92». Tra le richieste avanzate al Procuratore della Repubblica di Napoli evidenziate nell’atto c'è quella di attivare «una verifica su base epidemiologica dell’impatto dell’uso dell’amianto nella RAI (in tutte le sue sedi) tra i dipendenti e collaboratori».

«Papà – sottolinea la figlia - nel corso delle sue mansioni non aveva ricevuto alcuna informazione preventiva sulla pericolosità dell’amianto, né su eventuali problemi di salute correlati».

A maggio 2020, il dipendente RAI iniziava a mostrare i primi sintomi di spossatezza, fastidi allo stomaco e qualche colpo di tosse, a luglio gli fu diagnosticato un mesotelioma. Solo il 18 febbraio 2022 l'INAIL ha ufficialmente confermato l'origine professionale della malattia dell’uomo. «È quanto mai opportuno e doveroso che, oltre a risarcire le vittime senza ulteriori ritardi, la RAI valuti di sottoporre a sorveglianza sanitaria tutti i dipendenti che possono essere stati esposti all’amianto e porti a termine le bonifiche» – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dei familiari della vittima.

Per poter accedere al servizio gratuito di assistenza per le vittime di amianto e/o mesotelioma dell’ONA è sufficiente scrivere sul sito https://www.osservatorioamianto.it/, e/o telefonare al numero verde 800 034 294.

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