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Roma, convince imprenditore ad investire 60 mila euro su una piattaforma di Tarding in line creata ad hoc, in manette ucraino

Il truffatore è stato identificato dalla Polizia dopo la denuncia di un imprenditore romano,  convinto ad investire online da un sedicente broker che lo aveva contattato attraverso un social network. Per recuperare i soldi avrebbe dovuto versare20 mila euro ad un corriere arrestato con il denaro

printDi :: 22 novembre 2024 11:27
Roma, convince imprenditore ad investire 60 mila euro su una piattaforma di Tarding in line creata ad hoc, in manette ucraino

(AGR) Gli operatori della Polizia di Stato, appartenenti al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Roma, hanno arrestato in flagranza per truffa aggravata un trentenne di nazionalità ucraina.L’uomo è stato identificato a seguito della denuncia sporta da un imprenditore romano,  convinto ad investire online da un sedicente broker che lo aveva contattato attraverso un social network.

In particolare, dopo averlo indotto ad investire una piccola somma di denaro, il truffatore era riuscito a fargli investire cifre sempre più consistenti, facendogli credere – attraverso una falsa piattaforma di trading online creata ad hoc – che le somme depositate stessero rapidamente generando elevatissimi rendimenti.

 
Nel momento in cui l'imprenditore ha cercato di recuperare il denaro investito – circa 60 mila euro – trovandosi di fronte a obiezioni continue e pretestuose da parte dei suoi “consulenti finanziari”, si è reso conto di essere stato raggirato e, di fronte alle sue insistenze, gli veniva proposto un incontro di persona, in occasione del quale avrebbe dovuto versare ulteriori 20.000,00 euro necessari per "sbloccare" la sua pratica.

L'incontro programmato prevedeva lo sblocco delle somme investite, a fronte della consegna, tramite un corriere di fiducia, di un pacchetto contenente il denaro pattuito.All’appuntamento, gli operatori della Polizia Postale sono riusciti a intercettare il corriere incaricato di ritirare il denaro, procedendo al suo arresto.L’arresto è stato convalidato e l’indagato è da ritenersi non colpevole sino a sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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