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Ostia, "Dove lo getto..." progetto di educazione civica ambientale per persone con disabilità

Promosso dalla Fondazione Litorale, la sperimentazione è partita con successo ed ha coinvolto dieci ragazzi che attualmente si occupano della gestione della differenziata nel centro diurno, nel bar interno da loro gestito e nell’area mensa.

printDi :: 22 novembre 2024 10:35
Dove lo getto progetto di educazione ambientale per disabilità

Dove lo getto progetto di educazione ambientale per disabilità

(AGR) Si chiama ‘dove lo getto’. È un progetto di educazione civica e ambientale, destinato a persone con disabilità del neurosviluppo, ideato dall’equipe della Fondazione Roma Litorale, ente che da oltre 40 anni si occupa di fragilità e malattie rare. La sperimentazione, partita con successo da alcuni mesi, ha coinvolto dieci ragazzi che attualmente si occupano della gestione della differenziata nel centro diurno, nel bar interno da loro gestito e nell’area mensa. 

Obiettivo è porre le basi per una cittadinanza attiva anche per le persone con disabilità del neurosviluppo. Ma anche potenziare diversi aspetti della loro quotidianità, sviluppare capacità basilari e complesse per portare a termine un compito sia singolarmente che in gruppo, gestire le responsabilità, esercizio della motricità fine e manualità. 

 
“Proseguire nello sviluppo dei progetti a livello ambientale è importante perché porta avanti la politica di responsabilità sociale che la Fondazione ha intrapreso da anni - spiega il direttore generale, Stefano Galloni -. La nostra equipe ha lavorato egregiamente. I ragazzi hanno messo in pratica un’idea così ambiziosa lavorando sul gioco e sull’apprendimento visivo”.   

“Il nostro territorio è meraviglioso - sottolinea Galloni -. Siamo nella parte di Roma probabilmente più bella. Spazziamo dai grandi beni artistici alla Pineta di Castel Fusano, dai nostri lidi alle secche di Tor Paterno. In un contesto in cui si lavora e in cui si vive si deve ormai modernamente operare sia per persone che hanno fragilità sia che non le abbiano, in maniera tale da essere di aiuto a se stessi, agli altri e a migliorare quella qualità della vita che è la base dei rapporti anche sociali tra le persone”. 

“I nostri ragazzi anche nuovi sono impegnati nella gestione del ciclo dei rifiuti che sta diventando sempre più importante. Viviamo fortunatamente in un luogo in cui la differenziata è diventata centrale nelle politiche di tutti, a cui speriamo faccia seguito anche grazie al nostro piccolo contributo un miglioramento dell'impatto ambientale di tutte le organizzazioni sul nostro ecosistema”. 

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