Se Atene piange....Sparta non ride
Se....solo un Governo di sinistra può realizzare politiche di destra, il centrodestra deve mantenere gli impegni presi con l’elettorato sulla riforma costituzionale, sulla economia, sulla giustizia, sulla autonomia differenziata, situazione non affatto facile.
Atene foto pixabay
(AGR) di Ruggero Cametti
L’Avvocato Giovanni Agnelli sosteneva che nel nostro Paese solo un Governo di sinistra può realizzare politiche di destra . Questo sta a significare che se decisioni difficili vengono prese con la sinistra al governo , tutti stanno zitti, giornaloni, opinionisti, giornalisti e tutto va bene .Nessuna manifestazione in piazza, nessun talk show su possibili traumi collettivi, la magistratura svolge serenamente il suo compito, insomma…. le fissazioni tipiche di certa sinistra vanno momentaneamente in cantina.
Il governo presieduto da Massimo D'Alema autorizzò l'utilizzo dello spazio aereo per la guerra della Nato contro la Serbia di Milosevic, scoppiata per la crisi in Kosovo. Anche i nostri aerei andarono a bombardare. Renzi riuscì dove altri non erano riusciti , arrivò financo alla abolizione dell’ art. 18 , autentico feticcio di certa sinistra italiana.
Perché questo riferimento storico ? Perché la politica di oggi richiede decisioni importanti che tengano conto della difficile situazione economico/sociale, della guerra russo/ucraina , della guerra israeliana/araba e degli Huthi che stanno mettendo in serie difficoltà il commercio europeo.
Ma al governo stavolta c’è il centro destra e c’è per volontà popolare. E la sinistra soffre con le modalità che gli sono consone , incapace di una opposizione responsabile. L’unica forma di opposizione che riesce a elaborare è “il fascismo è tornato!!!!!”. Il clima politico è isterico,(il Governatore della Campania prende a parolacce il Presidente del Consiglio…) la sinistra si attorciglia sempre più su se stessa, si sta annientando da sola con il grande aiuto di Verdi, Sinistra Italiana , Radicali, Santoro e i sindacati. Sempre le stesse tematiche, trite e ritrite che sinceramente ci siamo scocciati di sentire e rendono l’aria irrespirabile.
Tutti cercano voti al centro. I voti ormai stanno a sinistra (per chi li cerca)….ce lo dicono gli amici di sinistra stanchi del caos e della confusione con cui devono convivere quotidianamente. Vecchi dirigenti del PD sanno che la politica non si fa a Report e se lo dicono loro ci possiamo credere.
Comunque se “Atene piange, Sparta non ride”. Il centrodestra deve mantenere gli impegni presi con l’elettorato sulla riforma costituzionale, sulla economia, sulla giustizia, sulla autonomia differenziata…..e questa situazione non è affatto facile. Il percorso è in salita e i nervi devono rimanere saldi. Mantenere la parola data è un principio morale elementare ed è la base di una ordinata convivenza civile. (Cossu 2019). Non facciamo come i quaquaraquà (persone ritenute scarsamente affidabili) di Leonardo Sciascia : “che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.”
Non facciamo come l’incauto che promette all’amico il camper per il weekend con la famiglia e con una scusa, all’ultimo minuto ,non glielo dà più …. quello poi ci rimane male e con lui la sua famiglia.Questi comportamenti alla fine si pagano personalmente e anche elettoralmente.
NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)