Quando la storia è di parte....
La vera storia della marcia su Roma. Innanzitutto:Mussolini non partecipo' alla marcia su Roma. Il futuro duce infatti si trovava a Cavallasca, in provincia di Como, ospite di Margherita Sarfatti. Mussolini nell’incertezza dell’esito della Marcia su Roma era pronto a fuggire in Svizzera
La marcia su Roma la locandina del film con Tognazzi e Gassman
(AGR) Di Ruggero Cametti
Aldo Cazzullo, giorni fa, ha condotto su la 7 un programma di carattere storico che aveva l'intento di narrare il giorno della Marcia su Roma del 28 ottobre 1922, organizzata dal P. N. F. Per un appassionato di storia, la trasmissione di Cazzullo si presentava come una occasione ghiotta ...sono bastati due/tre minuti per cambiare canale.
1. Mussolini non partecipo' alla marcia su Roma. Il futuro duce infatti si trovava a Cavallasca, in provincia di Como, ospite di Margherita Sarfatti,sua amante, organizzatrice culturale e anima di Novecento italiano. Mussolini nell’incertezza dell’esito della Marcia su Roma era pronto a fuggire in Svizzera nel caso il re avesse ordinato il suo arresto. (28 giugno 2020 ADO)
2. L'immagine simbolo di Balla fu realizzata in occasione del decimo anniversario della marcia su Roma.“ Non rappresenta la Marcia su Roma del 28 ottobre 1922. Nel comporre la scena l’artista si basò probabilmente su uno scatto fotografico realizzato il 30 ottobre 1922 a villa Borghese dove Mussolini incontrò gli artefici della marcia.”(28 giugno 2020 ADO).
3. Ed ora cerchiamo di capire quando Mussolini ricevette l'incarico di formare il governo. Il 29 ottobre “Mussolini ricevette alla sede del Popolo d'Italia, il giornale di cui era direttore, un telegramma di uno dei suoi generali che diceva: «Sua maestà il re mi incarica di pregarla di recarsi a Roma desiderando conferire con lei». ll leader fascista partì da Milano quella notte stessa su un treno diretto per Roma, dove arrivò la mattina seguente per un colloquio con il re.” (Storica National Geographic 27/11/2021). Il giorno 30 Mussolini ricevette dal Re l'incarico di formare il nuovo governo e il 31 il governo era gia' formato e composto da fascisti, liberali, popolari, democratici e nazionalisti.Alle ore 10 del 31 ottobre 1922, Benito Mussolini pronuncia la formula di giuramento. Camera e Senato votano con larga maggioranza la fiducia, concedendo i pieni poteri al presidente del Consiglio in materia amministrativa e fiscale.
Queste puntualizzazioni non sono inutili...anche perche' quello che e'successo tra il 24 e il 31 ottobre poteva anche andare diversamente ,le parti in commedia sono state diverse e oltre a Mussolini i responsabili dei tragici eventi futuri sono stati molteplici.
Da tempo sono convinto che la sinistra non ama e non studia la storia. La trasmissione di Cazzullo ne è la riprova nel suo bisogno moralistico di additare i buoni e i cattivi delle vicende storiche. Va benissimo il pathos antifascistico di Cazzullo, la nostra costituzione e' dichiaratamente antifascista , siamo d'accordo. Quello che non va è distorcere i fatti storici documentati , a proprio uso e consumo. Questo comportamento è da fascisti.
Oggi è morto il Presidente Berlusconi leader e fondatore di Forza Italia . Lo ricorderemo come
imprenditore, politico di primo piano,liberale e soprattutto come il grande statista che e' stato in compagnia di De Gasperi, Moro, Craxi ,Andreotti ,tutti con rapporti internazionali saldi e certi, oppure prevarranno ancora una volta gli odi malati dei soliti giornalisti, opinionisti, giornaloni , gli ormai vecchi solerti inquisitori della sua vita? E soprattutto i vari Travaglio, Scansi, Formigli, Boccassini, Violante , Di Benedetti, Santoro, Merkel, Fini, Sarkozy (ora agli arresti domiciliari) e tutti gli antiberlusconiani che conosciamo...cosa faranno senza il loro nemico...come si sentono?
Berlusconi lo giudicherà la storia quella vera,che studia reperti , documenti, scritti .
Non quella di Cazzullo.
NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)