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Ostia, scontro sui varchi

print23 marzo 2015 16:22
(AGR) Sinistra Ecologia e Libertà X Municipio considera inaccettabili e provocatorie le dichiarazioni del Presidente della Federbalneari Renato Papagni secondo cui non si potranno realizzare i varchi per garantire il libero accesso alle spiagge del nostro territorio. Sono anni che Sinistra Ecologia e Libertà si batte, senza se e senza ma, affinchè il mare di Roma torni ad essere di tutti e non soltanto di qualcuno. Il nostro litorale per troppi anni è rimasto imprigionato, sequestrato, in una cortina di cemento che ha garantito enormi profitti ai soliti noti e favorito gli investimenti della criminalità. Le parole dell'Assessore Sabella non lasciano spazio ad interpretazioni, sul nostro territorio per troppi anni le regole sono state violate ed è giunto il momento di intervenire. Sulla realizzazione dei varchi, SEL X Municipio è indisponibile a proroghe di qualsiasi tipo perchè significherebbe, per un'altra stagione balneare di imminente apertura, il mantenimento della condizione esistente. Siamo inoltre indisponibili a qualunque tipo di compensazione relativa all'apertura degli accessi gratuiti al mare che, inevitabilmente, si tradurrebbe in nuove autorizzazioni edilizie e conseguentemente in altro cemento riversato sulle nostre spiagge. Questo modello scellerato, questo tipo di gestione predatoria e padronale degli arenili, ha aperto delle vere e proprie autostrade agli investimenti della criminalità organizzata che, come dimostrato dalle inchieste della magistratura, dagli arresti conseguenti e dai relativi sequestri degli stabilimenti balneari “Village” e “Faber Beach”, ha radici ben salde nel nostro territorio. Il Lido di Roma ha bisogno di soluzioni moderne e non certo di privatizzazioni, lucchetti, mura perimetrali, reticolati, barriere capaci di arricchire sempre le stesse persone a danno dell’intera comunità. E' il momento di inaugurare un nuovo modello di sviluppo basato su un sistema di arenili aperto, dove si pagano i servizi a richiesta e si garantisce la gratuità dell'accesso al mare e dei servizi per la sicurezza delle persone. Il Presidente Papagni se ne deve fare una ragione, l'abbattimento del "lungomuro" non è più una questione locale ma è diventata una questione di carattere nazionale non più rimandabile. Liberiamo il mare di Roma, abbattiamo il "lungomuro", è una questione di civiltà, è una questione di legalità.

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