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Nuova Ztl, M5S: alla fine a pagare.... saranno sempre i cittadini

Paolo Ferrara e Daniele Diaco (M5S): La soluzione migliore sarebbe stemperare le tematiche ambientali con il diritto alla mobilità privata dei cittadini: la transizione ecologica deve essere un percorso graduale e ragionato che non si trasformi in un "cappio" per la cittadinanza ma in un'opportunità

printDi :: 05 maggio 2023 15:33
Nuova Ztl, M5S: alla fine a pagare.... saranno sempre i cittadini

(AGR) “Nel perenne derby tra sinistra e destra, a pagare sono sempre i cittadini.E stavolta letteralmente, di tasca propria – afferma Paolo Ferrara v. presidente Assemblea Capitolina - perché Gualtieri e l’assessore Patané hanno annunciato di voler andare avanti con la Fascia verde, con quasi nessuna modifica. Quindi tantissimi romani che hanno la “colpa” di vivere in periferia saranno costretti o a comprarsi un’auto nuova, o a prepararsi a ore di odissea su mezzi pubblici impreparati a riceverli. Il centrodestra è peggio: con una mano (in Campidoglio) lancia una rumorosa raccolta firme contro la Ztl, mentre l’altra mano (in Regione Lazio), che potrebbe dare soluzioni vere, resta perfettamente immobile. La soluzione più sensata, cioè fare un blocco graduale mentre si potenziano altri tipi di mobilità, passa in secondo piano mentre tra destra e sinistra volano stracci. E tra le grida reciproche a venire soffocata è la voce dei romani”.

"E' notizia di queste ore - aggiunge Diaco, consigliere comunale M5S - purtroppo che il sindaco Gualtieri e l'assessore Patanè vogliano andare avanti con la Fascia verde, senza approntare alcuna modifica al progetto originario. Ciò sta a significare che le fasce cittadine più deboli, meno abbienti e che vivono nelle zone periferiche si vedranno costrette a comprare un'auto nuova fra mille difficoltà economiche o in alternativa prendere mezzi pubblici fatiscenti se non, nella peggiore delle ipotesi, essere obbligate ad abbandonare il proprio posto di lavoro per manifesta impossibilità a raggiungerlo fisicamente.

 
La soluzione migliore sarebbe contemperare le tematiche ambientali che a noi stanno a cuore più di chiunque altro con il diritto alla mobilità privata dei cittadini: la transizione ecologica, insomma, deve essere un percorso graduale e ragionato che non si trasformi in una “strozzatura” per la cittadinanza, ma in un'opportunità evolutiva delle modalità d'approccio alla mobilità sostenibile. Insomma, basterebbe potenziare il trasporto pubblico e la sharing mobility mentre piano piano si introduce un blocco graduale all'auto privata. Troppo difficile da attuare? Non lo crediamo affatto. Sindaco e assessore si rimbocchino le maniche e comincino a lavorare a questa alternativa prima di essere sommersi dal dissenso".

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