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Il cartellino rosso

L'uso del cartellino rosso in politica,nei dibattiti, nella cultura, nell'informazione, è già di per sé aberrante, ma lo diventa al quadrato se si considera che a tirare fuori il cartellino rosso per decretare l'espulsione non è un arbitro vero o sedicente ; ma è la squadra avversa.

printDi :: 20 luglio 2023 16:35
cartellino rosso arbitro di caclio foto pixabay

cartellino rosso arbitro di caclio foto pixabay

(AGR) di Ruggero Cametti

Questa volta, complice il caldo torrido di questa estate romana, voglio facilitarmi il compito e invitarvi a leggere uno stralcio di un articolo dell'ottimo giornalista , Marcello Veneziani, apparso il 19 luglio 2023 sul Sole 24 ore. L'articolo è fenomenale soprattutto perchè a mio modesto parere interpreta il pensiero della maggioranza del popolo italiano stufo, arcistufo di questa sinistra triste, giacobina, giustizialista, ignorante (nel senso latino del termine), impreparata e antipatica( come dice Ricolfi), che continua a non studiare il diritto, la storia e l'economia e va in giro a cianciarne con una faccia marmorea senza pari.

 
“Ignazio La Russa non può presiedere il Senato perchè ha difeso il figlio e quindi implicitamente ha difeso lo stupro e ritenuto inattendibile la ragazza. Filippo Facci non può condurre un programma in tv perchè ha scritto una frase sgradevole sul medesimo caso e ha pure una causa per stalking della sua ex compagna da cui ha avuto due figli. Beatrice Venezi non può dirigere l'orchestra perchè consulente musicale del governo Meloni , crede in Dio, patria e famiglia, e ha un padre di Forza Nuova. Il ministro dello sport , Andrea Abodi non può fare il ministro perchè ha criticato gli atleti che ostentano i propri orientamenti sessuali. Eugenia Roncella non può...Daniela Santanchè non può ...Vittorio Sgarbi...non può , Andrea Del Mastro non può...e via via vietando. La critica è rispettabile e perfino doverosa per chi sta all'opposizione e per chi fa opinione. Ma l'aspetto aberrante è quel «non può», che vale sempre in un solo versante, e si ripete di continuo con la stampa che va appresso a squalificare il campo e l'infame del giorno. Non stiamo al gioco dialettico tra maggioranza e opposizione, al diritto sacrosanto del dissenso; siamo all'uso continuato del bollino rosso , anzi del cartellino rosso,per espellere ogni giorno un esponente del governo, delle istituzioni, del servizio pubblico, perfino del teatro. L'uso del cartellino rosso in politica,nella cultura, nell'informazione, è già di per sé aberrante, ma lo diventa al quadrato se si considera che a tirare fuori il cartellino rosso per decretare l'espulsione non è un arbitro vero o sedicente ; ma è la squadra avversa. Immaginate una partita di calcio giocata in questo modo? Impraticabile e impossibile a disputarsi. E se lo dici ti accusano di vittimismo...”(Marcello Veneziani 19 luglio 2023 Il Sole 24 ore)

…..Fa pena scrivere queste cose, fa pena leggerle, fa pena ripeterle , rinunciando all'originalità, perchè sopraffatti dalla miseria seriale dell'ottusità più faziosa. Vorremmo parlare di cose più intelligenti ma l'idiozia alza la voce e l'indice...”

La citazione è stata lunga ma doverosa per rendere l'idea del clima in cui viviamo.

Del resto avete visto i talk show attualmente in onda e condotti da conduttrici/ori di sinistra che di conduzione di gruppo non sanno nulla? La prassi è questa : la/il conduttrice/ore è di sinistra, un invitato è del MoVimento 5 Stelle , un invitato è di Generazione Ultima, un invitato è del PD (corrente Schlein ), e poi c'è la donna o l'uomo di destra. Con una pratica ormai ampiamente consolidata , non appena il pover'uomo/donna di destra prende la parola, cominciano i primi piani su sorrisetti, smorfiacce , maliversi a cui seguono continue interruzioni degli appartenenti alla sinistra, interruzioni mai minimamente tacitate da parte della conduttrice o del conduttore ( cosa mai potrebbe fare?) sul malcapitato/a di destra a cui viene sostanzialmente impedito di esprimersi. Se poi il malcapitato dribbla abilmente tutti gli ostacoli appositamente predisposti e comincia a dire qualcosa che per i soggetti presenti risulta pericoloso e inattaccabile....che succede ? La/il conduttrice/ore dice la parolina magica «Pubblicità. Scusate ..scusate sono costretta/o.»

Un consiglio ai coraggiosi di destra che affrontano l'arena di queste trasmissioni: non ci andate, lasciateli soli, forse si metteranno a giocare a tressette col morto e si divertiranno... no l'ipotesi è da scartare ...tressette non è un gioco semplice ...richiede un buon quoziente intellettivo , memoria….e poi bisogna sapersi divertire.... è più facile che in preda a masturbazioni intellettuali finiranno col fare l'unica cosa che sanno fare bene : litigare tra di loro. Dobbiamo riconoscere alla sinistra l'abilità , anche con questi talk show , di sapersi fare del male e rendersi ridicola.

Il centrodestra , a nostro modesto parere, deve ricordarsi di essere maggioranza.E sul Ministro Nordio e la riforma della Giustizia ci aspettiamo coraggio, compattezza e rispetto della volontà popolare che li ha portati a governare.

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

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