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Davide Bordoni, chiude ad Ostia la campagna elettorale per le Europee

Appuntamento il prossimo 5 giugno alle ore 19 allo stabilimento “Venezia” per la chiusura della campagna elettorale per le Europee di Davide Bordoni, candidato nel collegio dell’Italia centrale (Lazio, Umbria, Marche e Toscana) per la Lega-Salvini. Casa e lavoro le priorità del suo programma

printDi :: 01 giugno 2024 10:30
Bordoni chiude campagna elettorale Europee ad Ostia

Bordoni chiude campagna elettorale Europee ad Ostia

(AGR) Davide Bordoni è partito da Ostia per la campagna elettorale delle Europee. Ha scelto di presentare agli amici ed ai sostenitori di sempre le sue idee ed ha scelto ancora Ostia, mercoledì 5 giugno (ore 19) per chiudere questa stressante campagna elettorale, la location prescelta è la piscina dello stabilimento “Venezia”, sul lungomare Amerigo Vespucci.

Ad Ostia Davide Bordoni è nato ed è cresciuto politicamente, da presidente del Municipio ad assessore delle attività produttive del Campidoglio, dagli scanni del Campidoglio ora tenta il gran salto in Europa. “E’ una campagna elettorale complicata, il collegio che mi vede in corsa è vastissimo, comprende oltre al Lazio, l’Umbria, le Marche e la Toscana. E’ stata, comunque, una grande esperienza, da vivere fino in fondo. - afferma Davide Bordoni – Gli argomenti principali del mio programma sono: la casa, il lavoro, l’ambiente, voci che stanno infiammando la politica italiana in questi giorni. Iniziamo a parlare del "Salva Casa". Si tratta di uno straordinario successo della Lega e del ministro Matteo Salvini, una battaglia vinta in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. Un provvedimento atteso da migliaia di cittadini.

 
L'Italia, come sappiamo, è un Paese fatto di piccoli proprietari di casa e adesso milioni di persone potranno ristrutturare e chi lo ha già fatto, potrà sanare le piccole irregolarità andando negli uffici comunali. Saremo tutti più liberi di vendere o affittare gli immobili. Il Salva Casa, dunque, aiuta le famiglie, sburocratizza, risolve con il buonsenso i problemi dei cittadini.

In Europa vogliamo applicare lo stesso modello. Una Europa che decida poco ma decida bene, con direttive chiare e in grado di aiutare lo sviluppo dei territori. Le nuove norme italiane sono anche la migliore risposta alle eurofollie come la direttiva sulle case green: mentre la Ue prende decisioni destinate a comportare spese significative per i proprietari di casa, il Governo del nostro Paese compie delle scelte in grado di "far girare" l'economia.

Del resto questo governo sta ottenendo risultati importanti in campo economico, è sufficiente guardare agli ultimi dati per capirlo, con mezzo milione di occupati in più nell'ultimo anno e il più basso tasso di disoccupazione da molti anni a questa parte. Voglio aggiungere solo che il Salva Casa rappresenta il primo passo di un percorso strutturato che ci vedrà impegnati sul fronte dell’edilizia pubblica, popolare e sociale. La Lega, dunque, mantiene le promesse e difende la casa degli italiani”.

Dalla casa al lavoro, Bordoni affronta l’altro grande tema che occupa il primo posto del suo programma elettorale.

“Il lavoro sarà la mia priorità se verrò eletto a Bruxelles e Strasburgo. - sottolinea Bordoni - La Lega è l'unico partito che interpreta fino in fondo i bisogni del lavoro autonomo, delle piccole e medie imprese e dei professionisti. Siamo dalla parte dei ceti produttivi e i risultati sulla Flat Tax lo dimostrano: cresce il numero delle partite Iva che sfruttano le opportunità del regime forfettario e crescono contemporaneamente le entrate fiscali per lo Stato. Per questo motivo, vogliamo portare la flat tax a centomila euro.

Io credo che l'Europa di oggi abbia bisogno sopratutto di questo tipo di scelte: politiche sul lavoro serie, politiche industriali innovative, la volontà di difendere il commercio o l'agricoltura mettendo al primo posto gli italiani. Noi siamo per una cultura del Sì, per una cultura del fare, vogliamo creare opportunità per il lavoro, fare le grandi opere infrastrutturali che servono al Paese. Altro che Green deal o reddito universale... Il Pil non cresce con i mantra ideologici della sinistra e dei socialisti ma creando ricchezza e dunque più occupazione, con buoni stipendi e meno tasse.

Aggiungo, inoltre, che c'è bisogno di ripensare profondamente le politiche ambientali. Il Green Deal è stato un fallimento; ormai lo ammettono anche coloro lo hanno inventato. Il Green Deal non ha ridotto le emissioni inquinanti né ha dato una scossa alle economie europee. Dobbiamo difendere l'ambiente ma per farlo non si può inseguire la strada di nuove regole dal sapore dirigista né complicare la vita ai produttori con la rendicontazione di sostenibilità. Io credo che l'ambiente, la natura, il paesaggio si difendono solo se l'economia cresce. Lo sviluppo è davvero sostenibile quando la difesa dell'ambiente non diventa un freno alla innovazione economica e sociale”.

Per la chiusura ad Ostia, non poteva mancare il tema delle concessioni balneari. “Il Comune di Roma sta accelerando sui bandi pubblici per riassegnare le concessioni balneari di Ostia e sul litorale romano, in ossequio alle direttive europee e alle ultime sentenze in materia, ma vorrei suggerire prudenza al sindaco Gualtieri. - continua Bordoni - Il caso dei balneari italiani è giurisdizionalmente complesso. In Europa si sta cercando una mediazione sui canoni e sulle concessioni. Nulla va dato per scontato. Anche perché, e lo sottolineo, il 70 per cento delle coste italiane non è occupato. La Lega è sempre stata e resterà al fianco dei balneari perché è veramente folle rischiare di gettare sul lastrico decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori che nel nostro Paese operano in questo settore, tanto più a ridosso della stagione estiva.

E poi qualcuno si è chiesto quale sarà l'effetto depressivo sul turismo?Aggiungo solo un'ultima riflessione: i balneari non sono dei privilegiati, come vorrebbe farci credere certa retorica mainstream e perbenista. In Italia abbiamo ceti sociali che lavorano sodo, creano ricchezza e fanno Pil. Gli operatori balneari sono tra queste categorie: famiglie e lavoratori che hanno investito per anni sui loro stabilimenti e che non si può spazzare via come se niente fosse. Difenderemo i ceti produttivi perché ne conosciamo bene il valore e l'importanza a livello sociale. Dopo il voto capiremo quali saranno i nuovi equilibri politici in Europa. Nella mia storia politica non ho mai rinunciato al dialogo costruttivo, ma il vento sta cambiando. Ed è ora di superare anche la Bolkestein, insieme a tutte le altre direttive europee che in questi anni l'Europa ha calato dall'alto sulla testa dei cittadini infischiandosene delle conseguenze sui territori e sulle economie locali”.

Davide Bordoni è Segretario regionale della Lega nel Lazio, consigliere del vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini. Negli anni ha ricoperto diversi incarichi politici e istituzionali. Il suo impegno in politica inizia nel 2001, quando a soli 28 anni diventa Presidente del X municipio di Roma (ex XIII). Più volte consigliere capitolino, e assessore alle Attività produttive, Lavoro e Litorali di Roma Capitale con le deleghe Politiche del Commercio e dell'Artigianato. È stato inoltre, vicepresidente del Distretto Audiovisivo e ICT di Roma, patrocinato da Roma Capitale, Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma e dalla Camera di Commercio.

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