Benzina: Unc scende, ma è un pannicello caldo
Con calo accise benzina sotto valori pre-guerra, gasolio no
Con calo accise benzina sotto valori pre-guerra, gasolio no
(AGR)
"Dopo l'apertura dell'indagine della Procura di Roma e la richiesta di chiarimenti che l'Antitrust, dopo anche il nostro esposto, ha rivolto alle compagnie petrolifere, scendono i prezzi dei carburanti, 4,7 cent al litro per la benzina e 3 cent per il gasolio, ma si tratta di un pannicello caldo, visti i due record storici di settimana scorsa, quello del prezzo più alto e quello del maggior rincaro settimanale di sempre, superiore persino a quello del dicembre 2011, dopo la stangata del Salva Italia di Monti. Si resta, infatti, ben sopra la rilevazione di due settimane fa" denuncia Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, sulla base dello studio condotto sui dati settimanali resi noti ora dal ministero della Transizione Ecologica.
"Da quando è scoppiata la guerra, come dimostra il confronto rispetto all'ultima rilevazione pre-conflitto del 21 febbraio 2022, in un mese esatto, un litro di benzina è rincarato di oltre 28 cent, +15,5%, pari a 14 euro e 36 cent per un pieno da 50 litri, 345 euro su base annua, un litro di gasolio è aumentato di oltre 40 cent, +23,4%, 20 euro e 11 cent a rifornimento, equivalenti a 483 euro annui. Se, però, conteggiamo fin da ora l'intervento del Governo, come se fosse già entrato in vigore settimana scorsa, allora, in teoria, ceteris paribus, per la benzina ci sarebbe un ribasso dell'1%, meno di 1 euro a rifornimento (89 cent), mentre per il gasolio l'incremento sarebbe del 5,6%, 4 euro e 86 cent a pieno" conclude Dona.