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Appello degli Scienziati: L'Emergenza della Sanità Mondiale e il Rischio di Fuga dei Professionisti Sanitari Italiani

Entro 5 anni, i Paesi del Golfo potrebbero dominare la scena sanitaria mondiale, mettendo a rischio la fornitura sanitaria italiana. L'appello degli scienziati per investire nel patrimonio medico nazionale

printDi :: 07 aprile 2024 23:19
Emergenza della Sanità Mondiale e il Rischio di Fuga dei Professionisti Sanitari Italiani

Emergenza della Sanità Mondiale e il Rischio di Fuga dei Professionisti Sanitari Italiani

(AGR) Un appello urgente risuona nel panorama sanitario italiano, proveniente dagli scienziati e dagli esperti del settore: entro i prossimi cinque anni, i Paesi del Golfo potrebbero assumere il controllo della scena sanitaria mondiale, con un investimento pari al 10% del loro PIL. Questa prospettiva non solo solleva dubbi sulla competitività dell'Italia nel settore, ma porta anche con sé il rischio di perdere una parte significativa dei nostri professionisti sanitari.

L'Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi) e l'Unione Medica Euromediterranea (Umem), insieme ad altre associazioni riunite sotto il Movimento Uniti per Unire, esprimono pieno accordo con l'allarme lanciato da Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore della Sanità. La mancata valorizzazione dei medici e degli altri operatori sanitari rappresenta una minaccia concreta, che richiede azioni immediate e decisive.

 
È cruciale comprendere che i Paesi del Golfo stanno rapidamente emergendo come potenze nel settore sanitario, attrarrendo professionisti da tutto il mondo con incentivi allettanti: stipendi elevati, alloggi e bollette pagate, viaggi gratuiti e programmi di integrazione culturale. Questa situazione ha già portato a una significativa fuga di talenti dall'Italia. Più di 7500 professionisti sanitari si sono rivolti all'Amsi solo dall'inizio del 2023, creando una seria minaccia per il sistema sanitario nazionale.

Tuttavia, Amsi e Umem sostengono una migrazione equilibrata e sostenibile dei professionisti sanitari, riconoscendo l'importanza di opportunità lavorative migliori. Ma è essenziale creare un ambiente che renda l'Italia competitiva, non solo in termini di retribuzione, ma anche in termini di condizioni di lavoro e sviluppo professionale.

Per far fronte a questa emergenza, sono necessari investimenti mirati nel patrimonio medico italiano. Ciò include stipendi più competitivi, una valorizzazione contrattuale adeguata, semplificazione dei processi burocratici e un accesso più agevole ai concorsi per i medici e gli infermieri di origine straniera. È inoltre fondamentale eliminare ogni forma di discriminazione nei loro confronti.

Il Prof. Foad Aodi, esperto in Salute Globale e Presidente di Amsi e del Movimento Uniti per Unire, sottolinea che solo affrontando queste sfide si potrà garantire un futuro sicuro per il sistema sanitario italiano. L'emergenza si fa sentire soprattutto nei reparti di emergenza urgenza, che necessitano urgentemente di un ricambio generazionale di medici.

L'appello degli scienziati è chiaro: l'Italia deve agire ora per proteggere il proprio patrimonio medico e garantire la salute delle generazioni future.

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