Acquisti auto elettrica, si va verso una rimodulazione degli incentivi
Il viceMinistro Valentini (Mimit): gli incentivi per auto elettrica sono stati poco usati, valutiamo modifiche. Sarà prioritario sostenere la domanda (persone meno abienti) ma anche l'offerta, privilegiando la produzione nazionale.


(AGR) Gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche non hanno avuto molto successo e il governo valuta una rimodulazione. Lo ha detto il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, rispondendo al question time in X Commissione a una domanda dell'onorevole Squeri. Valentini ha ricordato che il Dpcm 6 aprile 2022 ha definito per il triennio 2022-2024 gli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti, stanziando a tale scopo 1 miliardo e 830 milioni di euro (ossia 610 milioni annui nel periodo che va dal 2022 al 2024). Inoltre, sono stati stanziati circa 40 milioni di euro annui per il periodo 2022-2024 per incentivare le infrastrutture di ricarica per gli utenti domestici.
Però "la risposta del mercato è stata eterogenea: sull'endotermica a bassa emissione sono stati in breve tempo utilizzati tutti gli incentivi messi a disposizione, mentre gli incentivi sull'elettrico puro non hanno avuto un buon riscontro. Nel 2022 sono rimaste inutilizzate, appunto, sull'elettrico, risorse circa 130 milioni di euro. Per quanto riguarda il 2023, i 150 milioni per l'acquisto di autoveicoli con motore endotermico e consumo medio di CO2 fra 61 e 135 grammi per chilometro sono terminati in poche settimane, mentre dei 425 milioni complessivamente stanziati per le auto elettriche e ibride sono stati, ad oggi, utilizzati soltanto 33 milioni, meno dell’8%.
"In tale ottica, sarà valutata ogni soluzione utile ad assicurare una transizione del comparto efficace e sostenibile sotto il profilo economico e sociale, alla luce del principio di neutralità tecnologica e dell’esito del confronto in sede europea per la rimodulazione delle risorse derivanti da PNRR, Repower EU e Fondo di coesione", ha concluso Valentini.