Elezioni Europee: doppio appello della LIPU-BIRDLIFE ITALIA per un'Europa della natura
l'Unione rafforzi la transizione ecologica e i cittadini sostengano il progetto Europeo". 9 le proposte dell’Associazione per la legislatura 2024/29 unitamente alla campagna europea #VoteFutureEu“Senza le normative ambientali comunitarie l’Italia sarebbe un deserto di biodiversità
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(AGR) “L’Unione europea rappresenta un punto di riferimento essenziale per le politiche dell’ambiente e in special modo per la conservazione della natura. Deve essere più decisa e superare le contraddizioni interne ma dell’Europa non possiamo fare a meno. Per questo il forte invito al voto a chiunque abbia a cuore la biodiversità”.
Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia in vista delle elezioni europee del 9 giugno lanciando il documento L’Europa sia leader di Natura e la campagna #VoteFutureEu, in accordo con decine di organizzazioni ambientaliste europee.
Nove le proposte del documento della Lipu (scaricabili su www.lipu.it), trasmesso alle forze politiche: l’attuazione dei grandi programmi per la conservazione e il ripristino della biodiversità (vedasi in particolare Nature Restoration Law e Strategia sulla biodiversità al 2030); il rafforzamento delle strategie per la protezione degli uccelli e in particolare delle specie migratrici e di quelle a stato di conservazione sfavorevole; la designazione di nuovi siti terrestri e marini della rete Natura 2000 e l’implementazione delle misure di conservazione; un regolamento, o direttiva, che fermi il consumo di suolo; un incremento del contrasto al bracconaggio; un’effettiva armonizzazione della lotta ai cambiamenti climatici e della tutela della biodiversità, a partire dalla giusta localizzazione degli impianti di energia rinnovabile e altro ancora, fino alla difficile ma cruciale partita sulla transizione del settore agroalimentare e di consumo verso un modello agroecologico sostenibile e amico della natura.
Alessandro Polinori, presidente della Lipu-BirdLife Italia
“Nel corso della sua storia - dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu-BirdLife Italia - l’Unione europea ha favorito l’ingresso della natura nelle agende politiche e contribuito in modo decisivo alla conservazione della biodiversità, in particolare con le direttive Uccelli e Habitat. Senza di loro l’impatto delle politiche di sviluppo economico sui beni ambientali sarebbe stato devastante. Oggi, in sostanza, avremmo un deserto di biodiversità o quasi. Tuttavia, nelle politiche europee non sono mancati e non mancano gravi limiti e contraddizioni, come dimostra la legislatura 2019-24, nella quale alla straordinaria qualità dei programmi del Green deal, tra cui la Nature Restoration Law, hanno fatto seguito scelte di segno opposto, che hanno finito per bocciare molti di quei programmi e riproporre una politica grigia, negativa per la natura, l’ambiente, il clima.
“L’Europa deve rilanciare la vocazione ecologica - continua Polinori - e riproporre programmi naturalistici con ancora più convinzione e sostegno politico, assumendo concretamente il ruolo di leadership ecologica planetaria. Questo potrà avvenire se i gruppi politici abbandoneranno il sostegno ai vecchi modelli di sviluppo e porranno le politiche della natura al cuore della società, consapevoli della sua importanza strategica".