Vesuvio in fiamme

"Appena finisce la stagione turistica su al Vesuvio, ogni settembre il fuoco appare come per incanto! Preciso come un'orologio svizzero!" ci dice Mattia Torre, uno degli abitanti della zona più minacciata dal fuoco.
Il parco del Vesuvio è una delle zone più protette, "integraliste" dicono qui. Nemmeno ai cavalli dei maneggi è permesso di passare per evitare che eventuali escrementi, contenenti semi non autoctoni, possano contaminare la flora.
"Mandiamo prima nelle patrie galere i responsabili di tutto questo e poi si deve rivedere la questione Parco del Vesuvio!
Un parco integralista è una contraddizione: a cosa serve un parco se non lo si può vivere?". Gli abitanti della zona sospettano che sia l'impossibilità di raccogliere le pigne dei tanti pini marittimi presenti una delle cause che scatenano gli incendi.
"E' dai tempi dei Romani che si raccolgono pigne, perché impedirglielo? Fate fare la raccolta delle pigne, quelli ve lo tengono pure in buono stato, è interesse loro! Un parco visitabile da tutti dà lavoro ed è più controllato!".
La protezione civile, ogni giorno spegne le fiamme. Gli animali sono fuggiti, i porcini non usciranno a causa del calore. Sentiamo il Canadair passare in continuazione sulle nostre teste. Ormai i piloti ci hanno individuato e ci salutano.
E' quasi buio ormai, sconsolato Mattia ci congeda: "Gli angeli volanti hanno quasi finito, ma state tranquilli, domani rivedrete un altro incendio appiccato in un'altra area!"