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Roma, commemorato l'Appuntato Romano Radici, vittima del terrorismo, nel 43° anniversario della morte

Momento particolare della commemorazione è stato quando alcuni alunni dell’istituto comprensivo “Orsa Maggiore” di Roma hanno letto dei componimenti aventi come tema le vittime del terrorismo e hanno cantato l’Inno Nazionale.

printDi :: 06 dicembre 2024 20:07
Romano Radici cerimonia commemorativa 43° anniversario

Romano Radici cerimonia commemorativa 43° anniversario

(AGR) Si è svolta questa mattina una cerimonia commemorativa in occasione del 43° anniversario della morte dell’Appuntato Romano Radici, Medaglia d’Argento al Valor Civile, ucciso il 6 dicembre del 1981 da un terrorista nei pressi della Piramide Cestia a Roma.
Il Generale Marco Pecci, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma ha deposto, a nome dell’Arma dei Carabinieri, una corona di alloro alla lapide che ricorda il militare, situata all’ingresso della caserma del Nucleo Radiomobile di Roma, in Via dell’Oceano Indiano alla presenza della vedova e i figli dell’Appuntato Radici. Presenti anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri, delle istituzioni e delle forze dell’ordine della Capitale, ex colleghi e rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale dell'Arma dei Carabinieri.

Momento particolare della commemorazione è stato quando alcuni alunni dell’istituto comprensivo “Orsa Maggiore” di Roma hanno letto dei componimenti aventi come tema le vittime del terrorismo e hanno cantato l’Inno Nazionale.

 
L’Appuntato Romano Radici nato a Roma il 5 agosto del 1943, il 6 dicembre del 1981 si trovava in compagnia di un altro militare, di servizio a bordo di una gazzella del Nucleo Radiomobile di Roma in zona Piramide Cestia. Durante il controllo di due giovani sospetti, uno di questi, rilevatosi poi un pericoloso terrorista, ha estratto la pistola colpendo a morte il militare.Per quanto sopra Radici è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile con la seguente motivazione:

APPUNTATO ROMANO RADICI, MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE.

“Conduttore di autoradio di Nucleo Radiomobile, già distintosi nella lotta contro la delinquenza organizzata, mentre con responsabile impegno procedeva alla identificazione di due giovani in atteggiamento sospetto, veniva mortalmente raggiunto da colpi d’arma da fuoco proditoriamente esplosi da uno dei malviventi, identificato poi in un pericoloso terrorista, sacrificando la vita ai più nobili ideali di coraggio ed alto senso del dovere”

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