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Lazio, Camorra nel settore terziario

print12 febbraio 2015 15:49
Lazio, Camorra nel settore terziario
(AGR) “Come gli arresti di ieri hanno dimostrato, nel Lazio come in altre regioni il problema della criminalità organizzata e delle infiltrazioni mafiose nelle attività del terziario è molto frequente, soprattutto in quelle aree dove manca un tessuto connettivo forte a sostegno dell’imprenditoria” e’ quanto dichiara il presidente di Confcommercio Roma e Lazio, Rosario Cerra.“Sono sempre di più – dice Cerra - le attività sospette che si succedono nelle principali vie commerciali di Roma come di altre province. Nell'ultimo anno secondo l'Osservatorio sulle Pmi di Confcommercio Roma è aumentato del 15% il numero delle attività commerciali sequestrate dalle Forze dell'Ordine a causa di infiltrazioni mafiose”.

Da maggio 2013 a maggio 2014 infatti le attività confiscate nel Lazio in totale sono state 301, da gennaio 2014 a giugno 2014, 230.“Anche i dati sull'usura che riguardano Roma sono allarmanti - nota Cerra - su un campione di 400 imprenditori intervistati da Confcommercio il 30% dichiara aumentati nell'ultimo anno i fenomeni di usura e il 26,6% le estorsioni. Con punte del +80% di richieste di aiuto o segnalazioni se consideriamo gli ultimi 5 anni”.

“Quello che abbiamo osservato nell'ultimo anno poi è stato anche un ampliamento del ventaglio delle fasce sociali più esposte, certamente commercianti e piccoli imprenditori, ma anche lavoratori dipendenti di medio livello, pensionati e famiglie”.

Da una recente indagine di Confcommercio risulta aumentata anche la percezione degli imprenditori di Roma e del Lazio sull’aumento di dinamiche irregolari legate agli appalti (+22%).

“Negli ultimi anni l'acuirsi della crisi - conclude Cerra - ha lasciato troppo spazio al proliferare della criminalità. L’economia illegale in tutte le sue svariate manifestazioni altera le regole del gioco, distorce il mercato, scoraggia gli investimenti, penalizza una onesta e sana competitività, in altre parole ci isola dal resto del mondo. Per questo deve essere interesse primario di tutti combatterla”.

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