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Confesercenti Roma: Allarme sicurezza nelle Pmi di Roma

print16 luglio 2015 17:12
Valter Giammaria - Presidente Confeserecenti Roma

Valter Giammaria - Presidente Confeserecenti Roma

(AGR) “Secondo i dati elaborati e diffusi dal Censis, soltanto qualche mese fa, negli ultimi tre anni (2010-2013) nella Capitale i borseggi sono aumentati del 75 per cento (molto più della media nazionale, pari a +43,7 per cento), i furti nei negozi del 29,5 per cento (+15,2 per cento in Italia), i furti sulle auto in sosta del 20,6 per cento (+5,1 per cento il valore medio del Paese). Roma è anche una grande piazza dello spaccio di droga: nell'ultimo triennio questi reati sono aumentati del 43,4 per cento contro una media nazionale pari solo a +3,3 per cento.

I numeri raccontano una insicurezza crescente in strada, nelle piazze e nei luoghi pubblici della Capitale, una pericolosa deriva di illegalità diffusa che semina insicurezza tra i cittadini.

I dati riferiti ai primi nove mesi del 2014 segnalano per Roma una riduzione dei reati complessivi (-6,6 per cento), ma non dei borseggi, che anzi continuano ad aumentare (+18,2 per cento), né delle rapine negli esercizi commerciali (+14 per cento)”.

Sono dati assolutamente in linea - dichiara il Presidente Giammaria - con le verifiche che abbiamo svolto con le nostre associazioni di categoria e di strada. Anzi, la percezione di essere bersagli facili della criminalità diffusa tra i nostri imprenditori è ben superiore: oltre il 50% si sente potenzialmente a rischio.

Per le imprese commerciali, soprattutto quelle più esposte, gioiellieri, tabaccai, benzinai, supermercati, per citarne alcune, la sicurezza è al vertice dei problemi cittadini.

La crescita dei reati predatori, secondo Confesercenti, è dovuta a diversi fattori: la crescita della presenza di organizzazioni criminali dedite allo spaccio di droga; la particolare e preoccupante presenza diffusa di criminalità straniera; la mancanza di una certezza della pena che fa si che molti che delinquono abitualmente siano sostanzialmente in libertà.

Per queste ragioni - prosegue Giammaria - non bastano solo le telecamere, ma occorre intensificare la presenza di diversi strumenti di dissuasione, il controllo delle strade da parte delle forze dell’ordine, con la presenza organizzata e pianificata sul territorio in accordo con le categorie e le strade, che consentano di sviluppare una azione mirata. Ciò ci consentirà di contrastare anche fenomeni diffusissimi di abusivismo e contraffazione che imperversano nella capitale con oltre 25 mila venditori abusivi, a vario titolo, riforniti da vere e proprie centrali criminali che fatturano solo nel settore moda oltre 2,5 miliardi di euro. E’ questo quanto solleciteremo al Prefetto di Roma.

Questa è l'unica vera strategia per rendere la città più impermeabile alla criminalità ed al degrado e per rilanciare nel mondo l'immagine di Roma come città sicura e accogliente, soprattutto ora che ci stiamo accingendo ad affrontare appuntamenti internazionali come il Giubileo straordinario.

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