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Municipalizzate, sindacati pronti allo scontro

print07 novembre 2019 16:53
(AGR) Dopo lo sciopero dei dipendenti delle Aziende partecipate lo scorso 25 Ottobre, Cgil, Cisl e Uil tornano all’attacco con una nota congiunta. Al centro della polemica la situazione in cui versano le municipalizzate e l’assessore Lemmetti: «Più volte abbiamo denunciato quanto stava accadendo in queste realtà (da Roma Metropolitane ad Ama a Multiservizi solo per citarne alcune ndr). Ripetutamente abbiamo urlato che in gioco c’era il patrimonio delle Partecipate e che era in corso una brutta partita per privatizzarle e depauperarle, privando i cittadini di servizi efficienti. Ecco finalmente la verità che arriva direttamente dalla bocca di Gianni Lemmetti: “La ricollocazione per noi non si fa con la concertazione con i sindacati, si fa senza e dopo il risanamento dell’azienda che passa per la liquidazione”».

Ora secondo Cgil, Cisl e Uil, tocca alla sindaca Raggi aprire un tavolo per ricomporre una situazione ormai insostenibile e che alla lunga potrebbe avere ripercussioni sulla stessa utenza cittadina. «La sindaca - scrivono i sindacati - sa che il progetto del suo assessore al Bilancio è liquidarle, privatizzando i servizi pubblici. Sa che il sindacato ha cercato il confronto e che solo dopo molte porte sbattute in faccia ha deciso la strada della protesta. Ora deve dichiarare alla città se condivide le parole e il progetto di Lemmetti. Se continuerà a volersi fidare dell’assessore venuto da Livorno per distruggere i servizi pubblici deve sapere che la vertenza “Roma non si liquida” andrà avanti con maggior vigore. In caso contrario - concludono Cgil, Cisl e Uil - assegni la delega alle Partecipate a una persona che abbia a cuore la città, i servizi ai cittadini, la qualità del lavoro per migliaia di dipendenti e che sia disponibile ad aprire un confronto con il sindacato su come ridare dignità e lustro alla Capitale d’Italia. Una città di cui all’assessore venuto da Livorno non importa nulla».

Intanto su Roma Metropolitane, i giudici della seconda sezione del Tar hanno ritenuto «fondate le eccezioni di carenza di legittimazione ad agire sollevate da Roma Capitale nei confronti dei tre ricorrenti, sebbene per ragioni differenti». In altre parole, la liquidazione della società Roma Metropolitane decisa dal Comune di Roma può procedere. A schierarsi contro è il consigliere comunale e parlamentare Stefano Fassina, che su Twitter scrive: «Contro l’irresponsabile liquidazione e gli inaccettabili licenziamenti di lavoratrici e lavoratori ricorreremo al Consiglio di Stato».

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