Ostia, al porto inaugurato il Festival degli artisti di strada che reclamano una giusta retribuzione
Gli autorganizzati dello spettacolo denunciano la “Condizione di lavoro e di ingaggio per il personale artistico all'interno della manifestazione "Roma international buskers festival". Prioritario il riconoscimento di diritti minimi per i lavoratori
artisti strada
(AGR) Mentre al porto turistico di Roma ha avuto inizio il festival degli artisti di strada che richiama al porto centinaia di persone, il movimento degli autorganizzati dello spettacolo denuncia la “Condizione di lavoro e di ingaggio per il personale artistico all'interno della manifestazione "Roma international buskers festival".
La manifestazione è partita ieri ed è stata aperta dalla performance di Jacopo Mastrangelo. Il giovane musicista, come si ricorderà, in pieno lockdown, dai tetti di una piazza Navona incantevole e inusuale, imbracciando la sua chitarra, intonò le note di Ennio Morricone. Ieri in occasione dell’apertura ufficiale del Roma International Festival Buskers, è salito sui tetti che guardano l’approdo lidense ed ha intonato di nuovo le note del grande musicista recentemente scomparso per poi passare a “Sally” di Vasco Rossi e concludere con il “Vincerò” dalla Turandot di Puccini. Oggi la manifestazione entra nel vivo mentre gli autorganizzati degli artisti di strada scrivono: ”la situazione dei lavoratori dello spettacolo è ben nota alle istituzioni locali e nazionali. Lo stato di precarietà strutturale e la mancanza di reddito venutasi a creare con la crisi sanitaria dovuta al Covid 19 ha gettato migliaia di lavoratori, artisti operai e impiegati, in uno stato di fortissima povertà.
Crediamo che venendo stabiliti ora, spazio e luogo per l'esercizio di spettacolo di strada e procedendo con una selezione tra i richiedenti, si debba garantire ai lavoratori coinvolti la necessaria copertura assicurativa e contributiva.
Non si può configurare come libera espressione di arti e pensiero una manifestazione artistica che stabilisca giorni e orari di esercizio delle attività di spettacolo, seppure ad accesso gratuito, e che stabilisca criteri di selezione e scelta, senza prevedere una giusta retribuzione e copertura contributiva. Crediamo che la ripartenza del settore spettacolo e cultura, anche nelle arti di strada, debba esistere libera dal ricatto del lavoro in cambio di visibilità e con il riconoscimento dei diritti minimi dei lavoratori che mantengono vivo e vitale il tessuto culturale di questa città”.
Gli Autorganizzati dello spettacolo infine chiedono: “ alle istituzioni di rivedere le modalità con le quali concedere il patrocinio gratuito alle manifestazioni culturali e a porgere la giusta attenzione nel vigilare su un lavoro che deve essere sano e tutelato per tutti gli operatori e operatrici del settore. Gli organizzatori devono conoscere l’Arte di Strada prima di pensare di costruire un “Roma International Buskers Festival”