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ER TRICOLORE

Onore alla bandiera in romanesco del Maestro Pier Francesco Pingitore

printDi :: 11 gennaio 2022 10:58
Pier Francesco Pingitore

Pier Francesco Pingitore

(AGR) ER TRICOLORE

Dice : “Ma che te frega d’a bandiera?

 
Forse ‘na vorta, ma adesso er tempo vola... 

Poteva giusto anna’  in un’altra era

ar tempo de mi nonno in cariòla”.

Un tempo  certo in tutte le famije

piegata e conservata in un cassetto

stirata dalle madri o dalla fije

er Tricolore faceva un certo effetto.

Se metteva ar barcone o alla finestra

quando c’era ‘na festa nazionale

che nun era de sinistra o destra

era festa d’orgojo generale.

La bandiera  nun era ‘no straccetto

da tirà fòri e sventola’ allo stadio

e da rimette dopo nell’armadio

tra i panni usati e un vecchio reggipetto.

Dice: Ma tanto chi ce fa più caso?

a sti frammenti antichi der passato.

Eh no, nun me poi prenne per il naso

mio caro giovanotto incinicato

che credi che nun ci abbia più valore

il passato e la bandiera tricolore.

Nun è certo questione de retorica

ma de rispetto e de memoria storica.

Er Tricolore adesso come allora

quando nascette ducenvent’anni data

era e rimane il simbolo che ognora

l’italiani so’ pronti alla chiamata.

Nun ce credi? E pur io nun so s’è vera

Perché oggi  nun credemo  a gnente

ma se solo pensamo a quanta gente

è morta pe’rispetto alla bandiera

e a quanta la porta dentr’ar core

in tutto il mondo con fatica e onore

allora ogni nostro scetticore

ci farà vergognare di noi stessi

e preferire d’esser chiamati fessi

piuttosto che fa’offesa al Tricolore.

Perché alla fine la bandiera è quella

che pur de straccio tu la trovi bella.

Comm.  Pier Francesco Pingitore

 

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