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Lazio, un popolo di gastronauti

print03 agosto 2018 10:46
Lazio, un popolo di gastronauti
(AGR) Viaggiare piace a tutti e mangiare anche, ma all’81% degli italiani piace anche viaggiare “per mangiare” e, almeno una volta all’anno, si dedica al turismo gastronomico.È quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio Nestlé, focalizzata su cibo e viaggi, con l’obiettivo di sondare non solo i luoghi e piatti del cuore ma anche la consapevolezza del proprio benessere dietro il piacere del buon cibo che cerchiamo in giro per il mondo. La ricerca, dalle due anime, ha sondato i comportamenti durante le vacanze fuori dai nostri confini, nei Paesi europei, ma anche le inclinazioni quando invece esploriamo le regioni del nostro Paese.

La ricerca Nestlé offre uno spaccato interessante sugli abitanti del Lazio che per il 69% degli intervistati ha dichiarato quanto l’esperienza gastronomica sia importante perché un viaggio possa dirsi soddisfacente. Certamente il 58% ama sperimentare i piatti tipici del luogo anche se, fortunatamente, ben oltre il 71%, quando è in viaggio per vacanza, o il 59%, quando vi è per lavoro, cerca di mangiare in modo sano ed equilibrato almeno una volta al giorno.

Entrando nello specifico della ricerca Nestlé emerge come siano i Paesi con regimi alimentari mediterranei ad attrarre maggiormente i viaggiatori del Lazio. La Spagna con il 64% di preferenze è al primo posto nel cuore - o meglio nei gusti - seguita da Francia con il 53% e Grecia con il 48%.

Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI e coordinatore scientifico dell’Osservatorio Nestlé, commenta: “I rischi per chi si nutre disordinatamente in viaggio, eccedendo in porzioni e piatti troppo ‘ricchi’, sono dietro l’angolo. È un buon segno tuttavia quanto emerso dalla ricerca, che vede circa un terzo degli italiani che viaggiano sempre più attenti e consapevoli dell’equilibrio della propria alimentazione

“La dieta Mediterranea, che è quella privilegiata nei Paesi preferiti per turismo gastronomico, rappresenta un valore universale come stile di vita - sottolinea inoltre Fatati - Un valore universale fondato non tanto sulla specificità e valori nutrizionali dei cibi ad esso riconducibili, quanto sulla loro equilibrata combinazione”.Ma quando rimangono in Italia, quali sono le Regioni che gli abitanti del Lazio amano scoprire e con che modalità?

La ricerca dell’Osservatorio Nestlé ha messo in luce che il souvenir di viaggio sembra proprio essere l’esperienza culinaria.Ci si fida e affida principalmente ai ristoranti più tradizionali (55%), seguiti – a pari merito - dai mercatini locali e dalla decisione di seguire il proprio istinto una volta sul posto (42%).Tutto questo soprattutto nelle regioni preferite per il turismo gastronomico: la Campania in primis per il 44%, seguita dalla Calabria per il 40%. Ma dove, secondo loro, si mangia in modo più sano ed equilibrato in Italia? Proprio nel Lazio per il 30% degli intervistati, seguito – quasi a pari merito – da Abruzzo (27%) e Toscana (26%).Quali sono infine i piatti per cui gli abitanti del Lazio macinerebbero kilometri? Sembra proprio che ad aggiudicarsi il posto d’onore siano due famosi piatti della tradizione campana: la pizza napoletana e la mozzarella di bufala, che attraggono ciascuno il 46% degli intervistati. Non solo, spostandoci poi un po’ più a sud e nelle isole, una menzione speciale va agli arancini (41%), alle orecchiette con cime di rapa e al porceddu (38%).

Via libera quindi a questi cibi perché fanno parte della nostra tradizione Mediterranea?

Precisa Giuseppe Fatati: “Tutti gli alimenti caratteristici della dieta mediterranea certamente svolgono un contributo benefico sui fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e degenerative. Ma devono essere assunti nelle quantità consigliate. È importante prestare attenzione inoltre alla qualità degli alimenti e diffidare delle offerte enogastronomiche a prezzi “stracciati”.E proprio recenti studi Nestlé realizzati negli Stati Uniti, dimostrano come sia possibile tenere sempre sotto controllo la quantità di cibo che assumiamo durante i pasti, ponendo attenzione alle dimensioni dei piatti. Un trucco efficace in vacanza potrebbe quindi essere quello di chiedere la mai tramontata mezza porzione, oppure di servirsi con piatti di portata ridotti, come piattini da insalata o da dessert. Soprattutto quando siamo consapevoli della ‘ricchezza’, da un punto di vista calorico, dei piatti scelti.

Via libera quindi a sperimentare nuovi piatti senza tuttavia dimenticarci di riportare a casa, oltre ai piacevoli ricordi, anche il proprio benessere.

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