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Il gelato in spiaggia, istruzioni per l'uso

print20 agosto 2018 17:48
Il gelato in spiaggia, istruzioni per l'uso
Alla frutta o cremoso, il gelato ha sempre rappresentato l’alimento principe sulle spiagge italiane: per qualcuno una gratificazione, per altri una coccola gustosa, per tutti sicuramente un ottimo alleato contro la calura estiva. Ma quali sono le dritte per gustarlo al meglio e riconoscere quello ben conservato?

“Il vantaggio del gelato, in particolare quello industriale, è di essere facilmente trasportabile e igienicamente sicuro. Ecco perché, soprattutto in spiaggia, diventa una merenda ideale, a patto di rispettare poche semplici regole per conservarlo bene – spiega il nutrizionista Michelangelo Giampietro, Presidente dell’istituto del Gelato Italiano – Ghiaccioli, cornetti & co. non contengono conservanti, poiché il freddo rappresenta il conservante naturale per eccellenza, e di conseguenza risulta fondamentale il rigoroso rispetto della catena del freddo per mantenere le migliori qualità organolettiche del gelato. E’ buona norma, infatti, trasferire il prodotto in una borsa termica non appena acquistato al bar o al supermercato per evitare che subisca un eccessivo sbalzo termico.

Una volta scartato il gelato, non dovremmo vedere uno strato di brina sulla superficie del prodotto, perché questo fa sospettare che il prodotto abbia subito sbalzi di temperatura durante il trasporto o all’interno del punto vendita nel banco freezer. Inoltre, eventuali fluttuazioni della temperatura potrebbero determinare perdite di volume o alterazioni della forma che però vanno distinte da rotture dovute semplicemente alla manipolazione del prodotto o da piccole imperfezioni di produzione. Fino a quando, però, la temperatura del gelato resta sotto lo zero, non vi è alcun pericolo per la salute”.

Il gelato è un prodotto che piace al 93% degli italiani, una merenda perfetta per la metà dei nostri connazionali, un piacere da condividere in coppia e in famiglia per il 48% degli intervistati, possibilmente con in mano un bel cono (41%) e nel relax della propria casa (56%): questa la fotografia scattata dall’Istituti di ricerca Doxa per l’IGI. Il formato preferito? Il cono domina incontrastato questa speciale classifica con ben il 41% delle preferenze, seguito ad una certa distanza da barattolino/vaschetta (22%), biscotto (13%), coppetta (12%), stecco (11%) e ghiacciolo (5%).

“A parte le proprie preferenze personali, le varie tipologie di gelato si prestano più o meno ai vari momenti della giornata. Ogni gelato ha, infatti, le sue caratteristiche nutrizionali e la scelta dipende soprattutto dalle calorie di cui necessitiamo nel momento della giornata in cui decidiamo di consumarlo – continua il Presidente dell’IGI Michelangelo Giampietro – Per riconoscere un gelato confezionato ben conservato, però, basta conoscere quei piccoli segreti, che valgono un po’ per tutti. Un ultimo consiglio che ci sentiamo di dare è osservare il banco freezer del bar o del supermercato in cui stiamo acquistando: la temperatura deve essere adeguatamente bassa (solitamente – 18°C) e i prodotti non devono superare la linea rossa normalmente riportata sulle pareti del freezer. Un eccessivo riempimento dei freezer, infatti, non garantisce il mantenimento della temperatura in modo uniforme su tutti i prodotti contenuti.”

Il gelato in spiaggia, istruzioni per l'uso

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