Il Brunch farà tendenza anche in Italia
Risultato della fusione tra breakfast (colazione) e lunch (pranzo), proviene dalla tradizione anglosassone. Brunch indica un pasto consistente, consumato a metà o tarda mattinata. In Italia iniziano ad affacciarsi realtà che ricalcano questa abitudine ristorativa come è il caso di Brunch Republic.
Brunch
(AGR) Cattel SpA, leader nella distribuzione di prodotti food e non food nel settore ho.re.ca nel nordest d’Italia, sa come evolvere con il mercato e anticiparne le tendenze. Dopo aver colto tempestivamente il potenziale di alcuni settori quali, ad esempio, la crescente importanza dell’aperitivo in Italia (trend confermato di recente in un evento organizzato dall’azienda veneta in collaborazione con APCI a Milano “Sei già dentro l’happy hour?” per approfondire il ruolo dell’aperitivo nel mondo della ristorazione oggi), oggi è pronta a esplorare il mondo del brunch, una tradizione ancora poco consolidata in Italia, ma proprio per questo ricca di opportunità.
Secondo Bruna Boroni, esperta di consulenza, analisi e formazione nel mercato dei consumi fuori casa di TradeLab, il brunch “non è un fenomeno ancora molto diffuso in Italia: solo il 5% dei locali situati nei Comuni con oltre 20.000 abitanti lo offre, e quasi esclusivamente nel weekend, tuttavia risulta piuttosto interessante la spesa, poiché lo scontrino medio è pari a un non trascurabile valore di 13,7 € a persona”.
Cattel, che già rifornisce le sedi attive di Brunch Republic, ritiene che “come nel caso dell’aperitivo, il brunch possa divenire una grande opportunità di business se adeguatamente valorizzato e se ci si impegnerà a renderlo qualitativamente elevato per offrire un assortimento di piatti vario e rispettoso delle diverse esigenze alimentari di una clientela sempre più informata e consapevole” afferma Giandomenico Baita, direttore vendite di Cattel SpA. Una clientela che ama socializzare davanti a un buon piatto, ma che presta una crescente attenzione anche alla qualità e alla salute.