Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Fiumicino, italiani e richiedenti asilo a scuola di "pizza"

print06 febbraio 2018 15:47
Fiumicino, italiani e richiedenti asilo a scuola di pizza
Un percorso formativo teorico-pratico per diventare pizzaioli, aperto sia a richiedenti asilo che a cittadini italiani. È questa l’idea di “Mani in pizza school”, il corso di formazione promosso dal Comune di Fiumicino e dal Ministero dell’Interno nel centro d’accoglienza “Il Fontanile” e realizzato nell’ambito del progetto SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) con la collaborazione dell’associazione IdeaForm. Oggi la visita del sindaco di Fiumicino Esterino Montino, dell’assessore alle Politiche Sociali Paolo Calicchio e del Dirigente del settore, Fabio Sbrega.

“Oggi era il secondo giorno di lezione – dichiara il sindaco Montino - e ho visto ragazzi motivati, italiani e stranieri provenienti dal Mali, dalla Nigeria, dal Pakistan, lavorare anche grazie all’aiuto di mediatori culturali e sotto la guida di esperti pizzaioli. Questa struttura ha un laboratorio attrezzato con macchinari professionali: impastatrice, forno, tavoli da lavoro e un’aula per la didattica fornita di computer e proiettore dedicata alle lezioni su ingredienti, lievitazione e impasti. Le prime pizze sfornate dagli allievi sono davvero notevoli e vengono realizzate sotto la guida di mani esperte attraverso un’attività che è improntata a promuovere la realizzazione di una vera integrazione tra italiano e straniero e a formare una professionalità rappresentativa della cultura italiana in cui – conclude Montino - l’inserimento lavorativo per gli stranieri è diffuso”.

“Il Ministero dell’Interno, per mezzo del Servizio Centrale, ha riconosciuto questo progetto una buona prassi dello SPRAR – sottolinea l’assessore Paolo Calicchio - per la sua alta valenza integrativa e formativa. La pizza è un caposaldo della cultura italiana e questi ragazzi possono contare anche su maestri pizzaioli che sono qui per trasmettere passione e competenza. Un’occasione per chi partecipa a questo corso che potrà essere anche un’occasione per fare un mestiere conosciuto e apprezzato nel mondo. Al termine delle lezioni, infatti, ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione”.

“Il senso profondo di questo progetto è quello dato dalla possibilità che le strutture di accoglienza non siano luoghi chiusi - dichiara il dirigente alle Politiche Sociali, Fabio Sbrega - dove i richiedenti asilo vengono abbandonati a loro stessi senza la possibilità di fare nulla. ‘Mani in Pizza school’ è la dimostrazione che quando la contaminazione di culture, le occasioni di scambio, la conoscenza reciproca e il dialogo da parole vuote si trasformano in esperienze di vita concreta si raggiungono splendidi risultati di vera integrazione”.

Fiumicino, italiani e richiedenti asilo a scuola di

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE