Enoturismo, Italia all'avanguardia nel settore
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Per il presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv), Ernesto Abbona: “Abbiamo a che ha dato e continuerà a dare grandi opportunità ai produttori e per lo sviluppo socio-economico dei territori. Confido anche che si possa costituire a breve un tavolo di lavoro che coinvolga tutti i soggetti in grado di dare un contributo costruttivo alla definizione dei decreti attuativi previsti dalla norma. Un particolare ringraziamento – ha concluso – va al senatore Stefàno, al ministro Martina, allo staff del Mipaaf”.
Per il presidente del Movimento turismo del vino (Mtv), Carlo Pietrasanta: “Che l’enoturismo sia un complesso di attività riconosciuto dalla legge italiana è un grande passo, il coronamento di 25 anni di attività del nostro Movimento, e di questo dobbiamo ringraziare in primis il senatore Stefàno che ha investito tempo e lavoro, e che ci ha ascoltato, così come ha fatto il Mipaaf nella definizione di alcuni aspetti della norma. Da oggi l’enoturismo è adulto e si apre un nuovo grande lavoro da fare coinvolgendo il più possibile tutta la filiera per i decreti attuativi, per spiegare alle cantine come utilizzare questa grande leva in ottica di sviluppo in favore dei nostri territori vitivinicoli”.
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Per il presidente di Città del vino, Floriano Zambon: "Siamo soddisfatti per la nascita di una normativa che presenta molti pregi e che l’associazione ha sostenuto. L’enoturismo, come patrimonio territoriale, qualità del servizio e accessibilità, permette infatti al comparto di coltivare una visione ampia e condivisa in termini economici, di occupazione, di capacità di restituire un’immagine positiva dei nostri territori. Ora l’auspicio è che si arrivi in tempi brevi alle norme attuative e quindi alle competenze specifiche, oltre ovviamente alla definizione delle capacità applicative. Non possiamo che ringraziare il convinto interessamento del senatore Dario Stefàno”.
Per la presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), Matilde Poggi: “Siamo molto soddisfatti di questa legge che riempie un vuoto normativo andando a regolare quello che noi, vignaioli indipendenti, facciamo da tempo, aprendo le porte delle nostre cantine a coloro che vogliono conoscere le nostre storie, visitare le nostre vigne e degustare i nostri vini”.