Via allo sviluppo dell'economia della conoscenza
(AGR) "Apprezziamo fortemente le parole del neo assessore alle Attività produttive della Regione Lazio, Fabiani riguardo la “centralità della conoscenza" come motore di sviluppo per la nostra economia. Troveremo, ci auguriamo, un interlocutore che parla la nostra stessa lingua. Sono anni, infatti, che sosteniamo la strategicità della “ economia della conoscenza”. Durante il dibattito pre-elettorale non si è parlato con la dovuta attenzione, ad esempio, di servizi e di turismo, ma solo di manifattura, trascurando l'evidenza, non del tutto marginale, che i servizi costituiscono circa il 75% del valore aggiunto nazionale”.E' quanto dichiara il Vice Presidente di Confcommercio Roma e Presidente di FederServizi, Rosario Cerra.“La crisi economica – aggiunge Cerra - ha rimesso in discussione i parametri fondamentali che hanno regolato fino ad oggi i processi di produttività e crescita in Italia come nel resto del mondo occidentale. Il mondo dei servizi che, ricordiamo, è senza dubbio la maggiore espressione economica del nostro territorio, rappresenta il 70% del sistema imprenditoriale della nostra regione ed è un vero e proprio centro, in parte concreto e in parte potenziale, di innovazione e applicazione di contenuti innovativi e best practice. Ecco perché in un contesto come quello che stiamo vivendo, la competitività delle imprese si gioca sulla qualità del prodotto e del processo, sulla riduzione dei tempi di decisione, di produzione, sull’adozione di nuovi metodi organizzativi, di marketing e commerciali e sull’innovazione tecnologica: in sintesi sull’ economia della conoscenza, appunto, che non riguarda solo le grandi imprese industriali e i servizi avanzati, ma anche, e soprattutto, le piccole e medie imprese che costituiscono il motore dell’economia del nostro Paese".