Unione Consumatori, sale il carrello della spesa
(AGR) L'economia va meglio, il PIL in crescita, ma sale anche il conto della spesa. Secondo i dati provvisori di ottobre resi noti oggi dall'Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra un aumento dell'1% su base annua, da +1,1% di settembre, mentre il carrello della spesa segna un rialzo nei dodici mesi dell'1,7%, da +1,1% di settembre, così come i beni ad alta frequenza di acquisto, +1,7% da +1,3% del mese precedente."Una brutta notizia. Anche se l'inflazione media cala, purtroppo prosegue la corsa inarrestabile del carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, infatti, triplicano i due mesi, passando dal +0,6% di agosto al +1,7% di settembre. Una stangata per la massaia che va al mercato" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Se il rialzo dell'inflazione all'1%, per una coppia con due figli, la classica famiglia italiana, significa avere una maggior spesa annua complessiva di 391 euro, 132 euro di questi se ne vanno per la sola spesa di tutti i giorni, 265 per i beni ad alta frequenza di acquisto" conclude Dona.
Secondo i calcoli dell'associazione (cfr tabella), per l'inesistente famiglia tipo Istat da 2,4 componenti, l'incremento dei prezzi dell'1% si traduce, in termini di aumento del costo della vita, in 303 euro in più nei dodici mesi (102 per il solo carrello della spesa, 206 per i beni ad alta frequenza), per una coppia con 1 figlio la stangata è di 360 euro in più su base annua (121 per la spesa di tutti i giorni, 244 per i beni ad alta frequenza).Per un pensionato con più di 65 anni, la maggior spesa è pari a 196 euro (66 per il carrello), 206 euro per un single con meno di 35 anni (69 euro), 305 euro per una coppia senza figli con meno di 35 anni (103 euro per la spesa di tutti i giorni).