Tares, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi
Rapporto BES 2020 ISTAT: Benessere in Italia, focus sulla Sicurezza
La Tares>, >è destinata a coprire, oltre ai costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti avviati allo smaltimento, anche i costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni: in altre parole, i servizi comunali di cui beneficia l’intera collettività ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all’effettiva percentuale di utilizzo, quali l’illuminazione, la manutenzione delle strade e tutte le attività diverse da quelle che, come gli asili nido o l’assistenza domiciliare, sono invece effettuate “a domanda individuale”. >
Il nuovo tributo, di conseguenza, sarà più costoso delle attuali tasse sui rifiuti: i Comuni, infatti, per finanziare anche i servizi indivisibili, applicheranno al tributo una maggiorazione pari a 30 centesimi al metro quadro (elevabile fino a 40). >
La Tares> sarà a carico di tutti i cittadini, quindi non solo dei proprietari di immobili, ma di tutti coloro che, a qualsiasi titolo, occupano o detengono locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani, e sarà commisurato alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie. >
Per quanto riguarda il pagamento della Tares, per cui sono state previste 4 rate (fissate per legge a gennaio, aprile, luglio e dicembre), oltre che la possibilità di pagare in un’unica soluzione nel mese di giugno, la prima rata del 2013, inizialmente posticipata ad aprile dalla Legge di Stabilità, è stata ulteriormente spostata a luglio, in seguito al compromesso raggiunto al Senato in sede di approvazione del Decreto sull’emergenza rifiuti. >
La Tares>, pertanto, in vigore dal 1° gennaio scorso, si pagherà a partire da luglio 2013. Resta ferma la facoltà dei Comuni di differire ulteriormente il termine. >
Il pagamento si >potrà effettuare con le stesse modalità già in vigore per l’IMU, cioè tramite bollettino postale o modello F24.