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Spiagge in vendita?

print26 settembre 2013 21:17
(AGR) IlGoverno apre ai balneari: inserire tra le misure di crescita per il comparto turistico la devolution del demanio marittimo.A stretto giro un nuovo incontro per portare il provvedimento nella legge di stabilità.Poi l’impegno del Tesoro per il riordino dell’aliquota IVA nel quadro economico edi finanza pubblica.Erano presenti tutti alla riunione convocata stamane dal Sotto Segretario Piero Baolo Baretta nella Sala Azzurra del Ministero dell’economia e delle finanze: rappresentanti del Governo, le Categorie Balneari, i vertici dell’Agenzia del Demanio, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Anci, l’On. Sergio Pizzolante, l’On. Manuela Granaiola.

La proposta del Governo di cessione delle aree demaniali piace a Federbalneari,che già da due anni aveva propostol’acquisizione del diritto di superficie. Entro il 15 ottobre, si deciderà se inserire il provvedimento riguardante i balneari dentro la finanziaria,con un incontro con i soli rappresentanti di categoria e gli Enti di riferimento.L’ipotesi elaborata dal Governo prevede la cessione delle aree demaniali secondo i seguenti criteri: spostamento della linea del Demanio Marittimo con relativa trasformazione in superficie commerciale.

Verranno messe in vendita, dunque, tutte le aree comprese all’interno della nuova linea di confine.Potranno essere acquistati sia i beni incamerati (ovvero di cui lo Stato è già possessore) che non incamerati. La cessioni delle aree demaniali verranno eseguite secondo i criteri dei valori tabellari ( forse OMI), ilconcessionario eserciterà il diritto di opzione per valutare se acquistare o non le superfici delle strutture balneari. L’arenile che si trova di fronte alle strutture balneari verrà messo a bando europeo, senza rialzo economico, ma i proprietari delle strutture balneari potranno esercitare il diritto di prelazione per la concessione.

A presentare la proposta di Federbalneari Italia, il Presidente Renato Papagni che, insieme al Vice Presidente Antonio Cecoro ed il referente per l’Abruzzo Morgan di Concetto,haillustrato lastrategia al Sottosegretario Paolo Baretta: “ la proposta di Federbalneari Italia può essere quella di “vendere” subito i beni incamerati e incamerabili, procedendo successivamente alla modifica della linea demaniale, in quanto per la stessa sono necessari tempi molto lunghi”.

C’è poi la questione dei Canoni da affrontare, la sospensione dei pagamenti per le concessioni demaniali marittime fino al 15 Settembre, ormaiè scaduta ed il problema si ripropone. Federbalneari Italiaribadisce la soluzione già espressa nel primo incontro con lMinistero dell’economia e delle finanze, ovvero:

“Una sola aliquota che indica facile, difficile e pertinenza tutti allo stesso valore, fermo restando il valore dell’arenile alla precedente quotazione. L’introito per lo Stato è fissatoa 120 m/€, cioè 20 % in più diquanto introitato negli ultimi 3 anni. L’obiettivo è l’inserimento del provvedimento nel “Decreto del Fare 2”>

Tra le questioni in sospeso, anche quella dei 300concessionari pertinenziali. Il Presidente Papagniesprimeun’azione concreta di solidarietà, prevedendo un introito minimo del canone a€ 1500 come valore concessorio di base. “ Con tale formula – spiega Papagni – si possono recuperare le sommenecessarie per il salvataggio degli introiti a favore dei 300 colleghi, che altrimenti saranno costretti a chiudere inesorabilmente la propria attività

Lanciata in finale la richiesta di allineamento dell’IVA al 10%: tutti gli altri segmenti imprenditoriali coinvolti nella filiera turistica, infatti, scontano un’aliquota IVA del 10 per cento; il comparto balneareè l’unicoad essereassoggettato all’aliquota ordinaria pari al 21 per cento, probabilmente oggetto di ulteriore incremento dell’1 per cento dal 1 ottobre.

Proposta che trova d’accordo tutti i Presidenti delle Categorie Balneari,e che ha raccolto unimpegno preciso di revisione da parte del Sottosegretario Baretta.

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