Sanità, a rischio oltre 200 mila prestazioni
(AGR) “Il decreto sulla spending review, varato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta per la sanità non una revisione della spesa per renderla efficiente e di qualità, ma un vero e proprio taglio con il bisturi sui LEA (livelli essenziali di assistenza) da garantire ai cittadini su tutto il territorio nazionale” E’ quanto dichiara il presidente di Confsalute – Confcommercio Roma, Maurizio Pigozzi.“Basta pensare – continua Pigozzi - al taglio dell’1% per il 2012 e del 2% per il 2013 sul convenzionamento con le strutture private accreditate, che di fatto vuol dire negare prestazioni e servizi ai cittadini”.“A fronte di 8.482.665 ricoveri ospedalieri pubblici – spiega il presidente di Confsalute - e di 2.785.366 ricoveri privati, tagliando anche solo dell’1% e poi del 2% la spesa, oltre 200.000 prestazioni non verrebbero erogate e quindi i cittadini dovrebbero pagarle di tasca propria”.“Per di più – aggiunge Pigozzi - il nostro settore è già stressato da tagli netti e revisioni delle tariffe e per essere accreditato, si sottopone ed accetta tutti i vincoli ed i controlli imposti dal pubblico, per garantire interventi e prestazioni sempre efficienti e di qualità ai cittadini”.“Siamo consapevoli del momento difficile di crisi che il Paese sta attraversando – dice Pigozzi - tuttavia crediamo che strappi e imposizioni nei rapporti istituzionali non giovino a trovare la necessaria strada, comune e condivisa, per garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute”.“Per tutti questi motivi – conclude Pigozzi – Confsalute chiede alla Regione Lazio di convocare quanto prima le strutture private interessate, con lo scopo di definire un comune piano d’azione volto ad evitare tagli indiscriminati e disservizi ai>