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Roma, via ad investimenti ed interventi

print15 marzo 2012 10:44
Roma, via ad investimenti ed interventi
(AGR) (AGR )Il mancato svolgimento delle Olimpiadi a Roma non deve essere un freno allo sviluppo della città. La Capitale deve mantenere come previsto i piani di sviluppo delle infrastrutture e continuare a lavorare per i programmi di crescita urbanistica che sono stati previsti da qui al 2020.“Proprio per realizzare al meglio questi progetti e migliorare la loro gestione – dichiara il presidente della Fedilter Dario Coen - la Fedilter propone la creazione di un Tavolo Tecnico per le opere strategiche che interessano il territorio di Roma Capitale, con la partecipazione delle categorie dei costruttori e dei soggetti preposti all’analisi delle pratiche e al rilasciodelle relative autorizzazioni. L’obiettivo del tavolo sarebbe quello diindividuare le esigenze prioritarie per lo sviluppo urbanistico ed infrastrutturale della città, condividere progetti e idee, cercando di ridurre al minimo i tempi di attesa”.“Per le nostre imprese – spiega Coen- è importante che l’amministrazione e i soggetti preposti garantiscano lo sviluppo della città in tempi certi: troppo spesso infatti a causa di lungaggini burocratiche molti progetti importanti vengono rallentati o saltano del tutto, perché ricevere le autorizzazioni ai lavori, avviare le attività e ottenere i pagamenti da parte della pa diventa un vero e proprio labirinto senza uscita”.Anche se parliamo principalmente di opere legate alla mobilità, alla viabilità e all’ammodernamento infrastrutturale, in questo quadro di sviluppo si inseriscono anche la legge sul Piano casa, che una volta recepita dal Comune, ci auguriamo diventi quanto prima operativa per permettere alle imprese edili e all’indotto che vi ruota attorno di tornare a lavorare a pieno ritmo; e lo sblocco dei nuovi Piani di zona relativamente all’edilizia residenziale convenzionata, riguardante sia l’affitto che la vendita degli immobili, che potrebbe portare alla realizzazione di nuovi edifici, destinati alle categorie economicamente più svantaggiate, una risposta concreta al problema dell’emergenza abitativa.

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