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Roma, revoca occupazioni suolo pubblico?

print03 ottobre 2013 20:31
(AGR) “Quello che sta accadendo in queste ore riguardo le lettere che il I municipio sta recapitando agli esercenti per comunicare la revoca delle concessioni di occupazione di suolo pubblico, è una vera assurdità oltre che una pericolosa dimostrazione di incoerenza”. E’ quanto dichiara il presidente della Confcommercio di Roma , Giuseppe Roscioli.“Se è vero infatti – dice Roscioli - che, come avverte preoccupato lo stesso Sindaco Marino, il Comune di Roma è sull’orlo della bancarotta e del collasso economico, negare le concessioni ai ristoratori del centro storico equivale a rinunciare volontariamente ad un’entrata di circa 10 milioni di euro all’anno, tale infatti è l’introito che il comune percepisce dal pagamento della tassa sull’OSP. Un suicidio premeditato per i conti di Roma Capitale”.“Come se non bastasse – continua Roscioli – apprendiamo dai quotidiani che in soli due mesi l’amministrazione capitolina ha assunto 75 nuovi collaboratori per un costo complessivo di circa 4 milioni e mezzo di euro all’anno. Se la matematica non è un opinione, e’ evidente che i conti in questi modo non torneranno mai”.

“Senza pensare, inoltre – spiega il presidente della Confcommercio di Roma – alle ricadute pesanti che una decisione del genere avrà sull’occupazione in un momento già sufficientemente drammatico per i lavoratori: basti pensare che ogni quattro tavolini è garantito un posto di lavoro a tempo indeterminato! Ci chiediamo se sarà la presidente Alfonsi a farsi carico delle centinaia di persone che resteranno senza lavoro e che noi inviteremo a recarsi presso il I municipio se questo provvedimento dovesse tradursi in un’azione concreta”>

“Se qualcuno non farà marcia indietro ammettendo l’infondatezza e la pericolosità di un tale provvedimento – conclude Roscioli - saremo costretti a mobilitarci seriamente con azioni di protesta e barricate, contro chi vuole definitivamente mettere in ginocchio un settore economico centrale per la nostra città”.

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