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Roma, la crisi del mercato immobiliare

print16 marzo 2013 09:38
(AGR) "Il mercato immobiliare romano sta soffrendo come molti altri comparti le conseguenze della crisi economica e di una pressione fiscale che sta mettendo in seria difficoltà non solo gli imprenditori del settore ma anche tutti coloro che lavorano in ambiti paralleli e trasversali all'immobiliare. Come testimonia il dato dell'Osservatorio immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, le compravendite nel quarto trimestre 2012 sono andate diminuendo nettamente rispetto all'anno precedente e questo purtroppo non ci stupisce ma comunque ci preoccupa soprattutto in un Paese come l'Italia in cui anche negli anni difficili della crisi, la casa ha continuato a rappresentare per famiglie e individui il bene rifugio su cui investire i propri risparmi". E' quanto dichiara Maurizio Pezzetta , il presidente degli agenti immobiliari (Fimaa) aderente a Confcommercio Roma."Per quanto riguarda Roma, tuttavia - dice Pezzetta> - la vendita e l’acquisto di case hanno trovato una risposta seppur lievemente migliore rispetto ad altre realtà nazionali, soprattutto nel residenziale di piccolo taglio e negli immobili di prestigio. Ma è innegabile - aggiunge il presidente della Fimaa Confcommercio Roma - che la minore disponibilità ha portato senz’altro ad una riduzione delle transazioni e ad un allungamento dei tempi medi di vendita"."Infatti - spiega Pezzetta - se prendiamo in considerazione il secondo semestre 2012 rispetto al primo semestre 2012, la flessione del numero delle transazioni è quantificabile in un -15%; l’ allungamento dei tempi medi di vendita è arrivato a 270 – 300 giorni, un dato notevole se pensiamo che nel periodo  pre crisi un immobile veniva venduto in circa 70-90 giorni. Per quanto riguarda le locazioni i canoni sono scesi del 10% se consideriamo gli appartamenti di piccolo taglio, del 20% se consideriamo le grandi metrature e del 15-20% se parliamo di uffici e locali commerciali."Il generale rallentamento del settore - continua Pezzetta> - è dovuto non solo alla pressione fiscale e all'Imu ma anche alle sempre maggiori difficoltà di accesso al credito e alla stretta sull'erogazione dei mutui da parte delle banche. Ecco perché finché non si interviene su questi fattori di criticità sarà pressocchè impossibile parlare di una vera e propria ripresa del mercato"."Tuttavia - conclude Pezzetta> -  in questo ultimissimo periodo, hanno iniziato a riaffacciarsi sul mercato alcuni grandi investitori istituzionali stranieri, che testimoniano un ritorno della fiducia nell’investimento immobiliare nel nostro Paese. E' indubbio che da privati muoversi in linea con una tendenza di questo genere può essere premiante".

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