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Roma, contraffazioni...se ne parla a teatro

print27 ottobre 2014 18:54
Roma, contraffazioni...se ne parla a teatro
(AGR) In occasione del suo 70° anniversario, Confcommercio Roma ha deciso di riaffermare la cultura dell’imprenditorialità, improntata al valore della legalità e al rispetto della libera e leale concorrenza.  >In particolare l’Associazione, stasera 27 ottobre, porterà in scena lo spettacolo teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, per accendere i riflettori su un problema che affligge l’intero tessuto economico nazionale e territoriale: la contraffazione. Lo spettacolo pone l’accento sul danno non solo economico ma anche sociale e per la salute dei consumatori degli oggetti contraffatti – dai giocattoli all’abbigliamento fino ai prodotti alimentari e ai farmaci – e sull’esistenza di una “filiera del dolore” di cui ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel momento in cui sceglie di acquistare un bene contraffatto.

La produzione ed il commercio dei falsi negli ultimi anni hanno visto una crescita esponenziale del giro d’affari a discapito del tessuto produttivo sano: il business della contraffazione in Italia è stimato intorno ai 6,5 miliardi di euro; sottrae ogni anno circa 110 mila posti di lavoro regolari e, nel mondo, costringe 115 milioni di bambini sotto i 14 anni a lavorare invece di andare a scuola.


“Quello della contraffazione – dice il presidente di Confcommercio Roma Rosario Cerra - è un business a 360 gradi che prospera in molti settori del commercio, dall’agroalimentare alla moda, dalla farmaceutica alla meccanica e molti altri. L’abusivismo, inoltre, è il principale veicolo attraverso cui viaggia la contraffazione. E’ evidente che il problema riguarda anche il decoro e la qualità stessa del commercio che ogni giorno viene sminuita e svestita dei valori della legalità e della corretta concorrenza”.

“Per sensibilizzare al massimo l’opinione pubblica – dice Cerra - per la prima volta, abbiamo voluto affidare al linguaggio teatrale un messaggio dal forte impatto economico e sociale, organizzando uno spettacolo inchiesta in grado entrare nelle pieghe del business dei falsi, ricostruendone la lunga filiera controllata dalle mafie che parte dalla produzione, passa attraverso lo stoccaggio ed arriva fino alla distribuzione”.

“L’obiettivo – conclude Cerra - è coinvolgere il maggior numero possibile di persone tra istituzioni, consumatori, imprenditori, forze sociali, scuole e università sull’urgenza di un intervento mirato contro un fenomeno che ha ripercussioni sociali sempre più pesanti”.

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