Rally di Roma, a guadagnarci solo gli organizzatori?
(AGR) Alla fine a rimetterci sono stati proprio loro… gli esercenti di Ostia che invece di trarre beneficio e leggi, maggiori entrate, dal flusso di persone datisi appuntamento sul pontile per seguire le fasi finali del rally di Roma, hanno registrato per problemi organizzativi (leggi: adeguate aree sosta attrezzate) un preoccupante bilanci negativo ed un calo del volume degli affari abituali, in una domen ica di luglio, pari al 30-35%. Oggi, conti alla mano, il presidente dell’Ascom Armando Vitali ha stigmatizzato quanto accaduto, chiedendo per il futuro una maggiore comunicazione tra le parti e soprattutto, di concordare con le attività produttive di Ostia lo svolgimento di eventi internazionali. In sostanza: va bene il rilancio dell'immagine del litorale romano, ma diamo uno sguardo anche alle esigenze delle imprese commerciali, se no...alla fine, a guadagnarci sono solo gli organizzatori dei grandi eventi.“La tappa conclusiva del Rally di Roma che si è tenuta ad Ostia ha letteralmente spaccato in due la città tra favorevoli e contrari come spesso accade quando si svolgono eventi così nuovi ed impattanti per chi vive e lavora sul litorale romano.”È quanto ha dichiarato in una nota il Presidente dell’Ascom Confcommercio Roma X Municipio e Litorale Romano, Armando Vitali.“Sicuramente, - prosegue Vitali- va apprezzato lo sforzo che è stato fatto per portare sul territorio un evento nuovo, apprezzato dai turisti e che ha dato finalmente ad Ostia l’immagine a livello internazionale che merita,nonostante questo abbia anche portato minori incassi per i commercianti per una media del 30/35%.
Ma come rovescio della medaglia sono purtroppo emersi gravi deficit organizzativi e di comunicazione che hanno praticamente paralizzato l’intero litorale per tutto il week end, oltre ai problemi rilevati legati alla messa in sicurezza del circuito e all’ incolumità degli spettatori accorsi”Siamo però assolutamente favorevoli ad eventi di questa portata, anche di diversa tipologia, è quindi auspicabile- conclude Vitali – che nella prossima edizione si tenga conto con grande equilibrio sia degli aspetti positivi sia degli errori commessi nella gestione dell’evento e si concertino per tempo anche con le categorie i dovuti accorgimenti affinché il Rally di Roma sia un momento di festa per tutti, valutando la possibilità ad esempio di de localizzarlo e/o destagionalizzarlo, senza lasciare scie negative e di polemiche ma solo spunti utili di riflessione per far meglio”.