Prorogati gli incentivi prima casa under 36, un’opportunità per rinnovare il patrimonio edilizio italiano
Dall’attivazione della misura l’Osservatorio CAM ha rilevato una crescita dei giovani investitori in case di classe energetica elevata: oggi un acquirente su tre è under 40
ing. Angelo Marinelli, amministratore CAM SpA
(AGR) La Legge di Bilancio 2023 ha confermato la proroga fino al 31 dicembre 2023 delle agevolazioni economiche sul fronte fiscale e di accesso al credito, attivate nel maggio del 2021 col decreto Sostegni Bis (73/2021), per l'acquisto prima casa da parte degli under 36. Un intervento che potrà avere un ruolo strategico per accrescere la quota di patrimonio edilizio sostenibile del paese, sostituendo gli edifici energivori con immobili a consumi energetici contenuti. Secondo l’Osservatorio CAM, infatti, dall’avvio degli incentivi sono aumentati i giovani che, usufruendo della combinazione di bonus edilizi e agevolazioni, hanno acquistato una casa in classe energetica A con rate mensili del mutuo pari a quelle di una stanza in affitto: ormai un acquirente su tre è un under 40, mentre nel 2018 la più attiva sul mercato era la fascia compresa tra 35 e 44 anni.
“Negli ultimi due anni abbiamo potuto apprezzare l'utilità delle agevolazioni: molti giovani, prima esclusi dal mercato immobiliare, sono riusciti ad accedere al credito e a coronare il sogno di un casa – spiega l’ing. Angelo Marinelli, amministratore CAM SpA – grazie all’opportunità unica del bonus che ha concesso a nuclei monoreddito e stipendio di fascia bassa di potersi permettere una prima casa con dotazioni di ultima generazione e classe energetica A. Una possibilità consentita anche dal Superbonus al 110%, da quest’anno rimodulato al 85%, che ha consentito di rivolgerci, con prezzi accessibili, alle classi reddituali meno abbienti, realizzando appartamenti che possono essere acquistati con mutui ultra-decennali ma con rate mensili inferiori a 600 euro, meno del costo di una stanza in affitto”.
Uno sviluppo che è merito delle capacità di cogliere le esigenze del mercato e di progetti che uniscono qualità, sostenibilità, senso estetico e funzionalità. “Conosciamo bene le necessità di chi intende comprare un immobile nella Capitale e sulla base di queste considerazioni, – prosegue l’ing. Angelo Marinelli – abbiamo deciso dapprima di entrare in una fascia di mercato ancora inesplorata dal panorama immobiliare cittadino e poi di consolidare la nostra posizione. La proroga degli incentivi per i giovani è certamente una buona notizia, anche perché, a fronte della rimodulazione di alcuni bonus e del caro mutui, gli osservatori considerano ancora l’immobiliare come l’investimento più sicuro”.
Opportunità spesso sconosciute ai tanti giovani in condizioni precarie: una parte di loro magari vorrebbe comprare casa e non riesce per difficoltà di accesso al credito oppure perché, sfiduciata dalle difficoltà economiche, non ha nemmeno avviato le procedure per richiederlo. Difficoltà di accesso ai mutui che sono evidenziate dall’Istat nel Rapporto annuale: nel 2021 ci sono circa 7 milioni i giovani di 18-34 anni che vivono in casa con i genitori (il 67,6%), un dato in crescita del 3,3% rispetto al 2019, prima della pandemia. Il dato italiano è decisamente al di sopra della media Ue che è di 1 giovane su 2.
Come spiegato dall'Agenzia delle Entrate, sono due i benefici previsti dalla misura dal punto di vista fiscale: per le compravendite di case non soggette a Iva c’è l’esenzione di tre imposte (registro, ipotecaria e catastale), per quelle soggette a Iva viene inoltre riconosciuto un credito d’imposta, quantificato nell’ammontare dell’Iva corrisposta al venditore. Sul fronte dell'accesso al credito, il Fondo di Garanzia per la prima casa consente, per i richiedenti in possesso dei requisiti, garanzie statali nella misura dell'80% dell’importo capitale del mutuo. I beneficiari del bonus sono acquirenti e mutuatari che, nell'anno di stipula del contratto, non hanno ancora compiuto 36 anni e con un Isee che non superi i 40mila euro annui. Gli immobili ammessi a beneficio sono quelli classificati o classificabili nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/11oltre che alle pertinenze dell'immobile principale, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7. Una proiezione dei benefici per l’acquisto di un appartamento del valore di 250mila euro può così riassumersi: 200 euro per le esenzioni delle imposte, 500 euro come imposta sostitutiva per i pagamenti, 10mila euro come detrazione fiscale in dieci anni dell’Iva al 4%, garanzia dell’80% del mutuo da parte dello Stato e riduzione del tasso di interesse per il mutuo (0,3’0%-0,40%).