Piano comunale spiagge, priorità per la Calabria
(AGR) ( AGR )Continua l’azione di FederBalneari Italia su tutte le regioni italiane al fine di raggiungere l’applicazione di quegli strumenti necessari alla crescita e allo sviluppo strategico del comparto turistico balneare. A Scilla il primo tavolo per discutere del futuro dei concessionari.Da una nota del Presidente di Assoblaneari Calabria Vito Marra, emerge l’acquisita consapevolezza, da parte degli imprenditori balneari locali, dell’urgenza di predisporre nel breve il Piano Comunale di Spiaggia: Sono anni che a Scilla si parla di piano spiagge, ma sino ad oggi, nonostante le continue sollecitazioni, solo promesse – afferma Vito Marra, Presidente di Assobalneari Calabria – FederBalneari Italia - ma come a Scilla, località turistica per eccellenza della provincia reggina, anche tanti altri comuni sono ancora sprovvisti di tale piano che regola le attività del settore. Fate presto, commenta il Presidente FederBalenari Italia Renato Papagni spiegando l’importanza del dispostivo legislativo: Il Piano Comunale di Spiagga rappresenta lo strumento che permetterà ai concessionari demaniali, in questo caso, della Calabria, di concorrere per il rilascio di titoli ventennali nel momento in cui presenteranno un piano di investimenti, in riferimento alla legge nazionale 296 del 2006. FederBalneari Italia sta lavorando parallelemente sul Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo anche nella Regione Lazio ed in altre Regioni.Nella riunione coadiuvata anche dai due Vice Presidente di Assobalenari Calabria Massimo Nucera e Mario Scaramuzzino, sono state affrontate anche altre problematiche che incombono sull'imprenditoria di Scilla. Per questo si è deciso di ascoltare le esigenze e le proposte dei singoli operatori turistici di cui si e' preso atto per redarre documento da presentare al sindaco e a tutta l'Amministrazione Comunale di Scilla nei prossimi giorni - spiega Vito Marra.Nel corso dell’incontro è stata presentato anche il percorso che FederBalneri Italia inetende intrtaprendere e declinare nelle diverse regioni per sviluppare una nuova politca di fare turismo, che porti risutati in termini economici ed occupazionali Il futuro, passerà attraverso i Comuni e le Regioni – conclude Renato Papagni - sono convinto che le attuali concessioni non debbano andare all’evidenza pubblica e e saranno incluse in un processo di valorizzazione e ammodernamento delle infrastrutture esistenti sul demanio marittimo, che dovrà essere gestito dalle Regioni e dai Comuni. Nella proposta pensata da FederBaleneari Italia, infatti, è previsto il rinnovo automatico delle concessioni per quegli operatori che rispetteranno i parametri della griglia che ogni Regione dovrà predisporre in funzione di due criteri fondamentali: Investimenti e modernizzazione dell’offerta balneare.Apertura al mercato estero in termini di qualità ed uso delle spiagge per utilizzazione diversificate: intrattenimento, notte, attività sportive.
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