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Partite Iva, lanciata petizione per condono debiti fiscali

L'associazione Partite Iva "Insieme per cambiare" hanno presentato una petizione per chiedere il condono dei debiti fiscali maturati a causa del covid-19. "I ristori varati dal Governo non sono sufficienti. Servono scelte coraggiose per salvare il paese"

printDi :: 06 gennaio 2021 13:24
Partite Iva, lanciata petizione per condono debiti fiscali

(AGR) "I lavoratori autonomi sono al collasso a causa dell'emergenza sanitaria che si è aggiunta a una preesistente e profonda crisi economica. Servono scelte coraggiose per salvare il Paese e migliaia di artigiani, commercianti e professionisti per i quali i pochi ristori varati dal Governo sono assolutamente insufficienti". E' questo l'appello lanciato al governo dall'Associazione Partite Iva Insieme per Cambiare, un movimento spontaneo nato un anno fa su Facebook che oggi raccoglie oltre 450mila iscritti tra gruppo nazionale e i regionali. In una petizione, che sta raccogliendo migliaia di firme, l'associazione propone il condono dei debiti fiscali e la premialità ai contribuenti virtuosi.

"Nei prossimi giorni - spiega Giuseppe Palmisano presidente dell'associazione - circa 50 milioni di cartelle esattoriali arriveranno agli italiani, in pratica una a testa. Numeri che evidenziano il fallimento di un sistema fondato sull’oppressione fiscale, burocratica e vessatoria, un sistema che ha mortificato la voglia di fare, ha ucciso le speranze di migliorare la propria condizione, ha tolto il diritto di sognare la possibilità di programmare il futuro. In questo scenario il Governo ha elargito elemosine a macchia di leopardo con regole spesso incomprensibili, favorendo l'indebitamento che è quanto di più deleterio si possa immaginare per chi versa in difficoltà".T

 
ra le proposte elaborate dal Centro studi di Partite Iva Insieme per Cambiare c'è la sanatoria fiscale, ovvero, un progetto di pacificazione fiscale che riconosca una sorta di premialità ai contribuenti virtuosi. Prevista, inoltre, una sanatoria dei debiti tributari pendenti in base alla effettiva capacità contributiva di ognuno e dilazioni lunghe, 10-15 anni; la privatizzazione degli asset statali, ad esclusione delle partecipazioni nei settori strategici, la diminuzione del debito pubblico verso l’estero e l'utilizzo della sovranità monetaria, con la stampa di titoli-biglietti di Stato a corso legale, trasferendo liquidità a imprese e famiglie a sostegno dei consumi interni.

"Si tratta di provvedimenti assolutamente sostenibili", conclude Palmisano, in quanto "la riduzione del carico fiscale e il taglio massiccio della burocrazia possono liberare risorse pubbliche e private, sviluppare l’economia, attrarre investimenti, incrementare le entrate tributarie e il PIL".

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